APREbrussels - La voce da Bruxelles per i Soci APRE
Henningsen Susanne
hennings at ictp.it
Thu Apr 21 12:18:47 CEST 2022
*/N. 8/2022 – 20 Aprile 2022 /*
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/In questo numero di APREbrussels: La DG R&I si prepara ad un nuovo
direttore generale,//verso la nuova agenda europea per l’innovazione; la
risposta del Consiglio alla strategia sulle università; la Russia fuori
da Horizon: altra tornata di sanzioni; l’ultimatum dall’ERC agli
scienziati basati nel Regno Unito; la Commissione apre agli studenti il
processo di valutazione dei progetti Horizon; al via la piattaforma
CASSINI per il settore spaziale/
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L’UNIONE DELLA RICERCA
La DG R&I si prepara ad un nuovo direttore generale – Il direttore
generale della DG Ricerca e Innovazione, Jean-Eric Paquet, si prepara a
lasciare
<https://sciencebusiness.net/news/commission-research-chief-eyes-role-eu-ambassador-japan>l’incarico
per diventare il nuovo ambasciatore dell’Ue in Giappone. Il Collegio dei
Commissari ha già approvato in via preliminare la nomina, che dovrebbe
essere ufficializzata dopo il via libera dell’Alto rappresentante
dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep
Borrell. L’avvicendamento ai vertici della DG potrebbe comunque
concretizzarsi solo tra diversi mesi, mentre ipotesi di nomi per la
successione paiono ancora premature. Paquet ha iniziato il suo lungo
percorso in Commissione nel 1993 e ricoperto negli anni varie posizioni,
fino alla nomina – nell’aprile 2018 – a capo della direzione per la
ricerca e l’innovazione. Precedentemente, aveva ricoperto dal 2015 il
ruolo di vice segretario responsabile per una migliore regolamentazione
e coordinazione delle politiche, un incarico che gli ha permesso di
acquisire competenze fondamentali per preparare e lanciare con successo
il programma Horizon Europe.
Verso la nuova agenda europea per l’innovazione: aperte le consultazioni
– La Commissione ha aperto
<https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13437-A-New-European-Innovation-Agenda_en>la
scorsa settimana le consultazioni preliminari per lo sviluppo di una
nuova /European innovation agenda/.L’obiettivo dell’Agenda – annunciata
più volte dalla Commissaria Gabriel nei mesi scorsi come punto d’arrivo
della riflessione sull’elaborazione di nuove politiche per l’innovazione
-è di superare le barriere che limitano il potenziale innovativo
europeo, aggregando politiche, investimenti e strumenti che conducano ad
un cambiamento sistemico. In particolare, le cinque barriere individuate
dalla Commissione nella roadmap sono: l’assenza di investimenti
/last-stage/, un quadro normativo non sempre favorevole all’innovazione,
la frammentazione dell’ecosistema innovativo europeo, i livelli
differenti di capacità innovative tra regioni e le difficoltà a formare
ed attrarre talenti imprenditoriali. Superare queste barriere – si legge
nel documento – consentirà di avanzare nella transizione verde e
digitale, garantendo al contempo l’autonomia strategica dell’Ue. Tra le
misure proposte, la Commissione valuta l’utilizzo di laboratori
normativi dove sperimentare l’interazione tra tecnologie emergenti e
approcci regolamentativi. Si pensa anche a delle partnership innovative
regionali che facilitino lo scambio e la connessione tra ecosistemi
locali, con particolare attenzione alle regioni ancora carenti sul
fronte innovativo. C’è tempo fino al 10 maggio per inviare il proprio
contributo.
Save the date: l’evento del GIURI – Proprio ai temi dell’innovazione e
alla nuova agenda europea è dedicato il prossimo GIURI Open, che si
terrà venerdì 13 maggio in modalità online. Riuniremo rappresentanti
della DG R&I, dell’Agenzia EISMEA e di altre istituzioni per discutere
della rinnovata spinta alle politiche dell’innovazione e delle ricadute
sul terzo pilastro di Horizon Europe, riflettendo sulle novità e le
complementarità tra i diversi strumenti (EIC, Ecosistemi, EIT). Maggiori
informazioni e modalità di registrazione nel prossimo numero di
APREbrussels.
Dati OCSE 2020: si è continuato a spendere in R&Snonostante la crisi
pandemica – Sono disponibili i risultati
<https://www.oecd.org/sti/msti-highlights-march-2022.pdf>dell’indagine
OCSE sugli indicatoriScienza & Tecnologia. Si tratta di uno studio
pubblicato due volte all’anno per analizzare il livello e la natura
delle azioni intraprese dai paesi OCSE – a cui si aggiungono sette
economie non appartenenti all’organizzazione - nel settore delle scienze
e della tecnologia. L’analisi include principalmente tre indicatori: le
risorse investite nelle attività di ricerca e sviluppo, il numero di
brevetti registrati e i volumi di commercio internazionale nelle
industrie ad elevata intensità di R&S. L’ultima pubblicazione prende in
analisi il 2020 evidenziando come, nonostante il netto declino delle
attività economiche dovute alla pandemia, i paesi OCSE abbiano
continuato ad incrementare la spesa in ricerca e sviluppo. Per quanto la
crescita sia rallentata rispetto al 2019, il dato rimane significativo:
è la prima volta che una recessione globale non incide drasticamente
sulla spesa in R&S, a testimonianza del fatto che la ricerca è stata
parte integrante della risposta alla crisi. Da un’analisi preliminare
dei dati 2021, sembrerebbe inoltre che la spesa in R&S da parte del
settore privato abbia ripreso a crescere. Parallelamente, si è
registrata nel 2021 una correzione a ribasso dei livelli di spesa
pubblica nella ricerca, incrementati eccezionalmente nel corso del 2020
specialmente nel comparto salute.
Università: Il Consiglio si esprime sulla strategia della Commissione–
Nel corso dell’ultimo Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport"
i ministri hanno adottato una raccomandazione
<https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-7937-2022-INIT/xx/pdf>volta
a rendere più efficace la cooperazione a livello europeo nel campo
dell'istruzione superiore. Tra le misure suggerite, il Consiglio ha
invitato gli Stati membri ad agevolare l’introduzione di programmi
congiunti transnazionali e la sperimentazione di strumenti innovativi da
parte delle università, come la Carta europea dello studente. Insieme
alla raccomandazione, i ministri hanno anche approvato le conclusioni
<https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-7936-2022-INIT/xx/pdf>sulla
strategia volta a rafforzare il ruolo degli istituti di istruzione
superiore. Le conclusioni - adottate in risposta alla Strategia per le
università pubblicata dalla Commissione – suggeriscono l’adozione di un
piano che raccolga e coordini le azioni incluse nella Strategia in
questione, dello Spazio Europeo per la Ricerca (ERA) e di quello per
l’Educazione (EEA). Guardando invece alla dimensione internazionale, il
Consiglio ritiene infatti che le università abbiano il compito di
ospitare studenti, ricercatori e accademici la cui libertà è minacciata,
rispettando il principio dell’eccellenza e utilizzando le risorse
disponibili a livello nazionale ed europeo.
La risposta delle organizzazioni universitarie europee– L’/European
University Association /(EUA) – un’organizzazione ombrello che
rappresenta oltre 850 università europee – ha accolto
<https://eua.eu/news/866:eu-member-states-take-the-european-strategy-for-universities-forward.html>favorevolmente
la raccomandazione e le conclusioni adottate dal Consiglio.
Particolarmente apprezzato il riferimento agli strumenti proposte dal
processo di Bologna
<https://education.ec.europa.eu/education-levels/higher-education/higher-education-initiatives/inclusive-and-connected-higher-education/bologna-process>per
superare le barriere alla cooperazione universitaria. Una riforma di
sistema che garantisca maggiore autonomia alle università e adeguate
risorse – afferma l’EUA – è infatti la condizione fondamentale per lo
sviluppo di sinergie transnazionali. Accolto favorevolmente anche il
riferimento alla dimensione internazionale, interpretato dall’EUA come
un chiaro impegno a sviluppare uno schema europeo a sostegno di
ricercatori e studenti a rischio (ci torniamo nella sezione successiva),
potenzialmente completando e migliorando le misure Ue e nazionali già in
essere. Anche The Guild- associazione che rappresenta venti tra le
migliori università europee nella ricerca – si è espressa
<https://www.the-guild.eu/news/2022/the-guild-welcomes-the-council%E2%80%99s-support-for-stude.html>favorevolmente
rispetto alla necessità di proteggere studenti e ricercatori a rischio.
Un’ambizione che, secondo l’associazione, andrebbe sostenuta adottando
uno schema a lungo termine e sostenibile dedicato alla tutela della
libertà accademica.
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*LA GUERRA IN UCRAINA*
La Russia fuori da Horizon: altra tornata di sanzioni –La conseguenza
fin qui più importante dell’invasione russa dell’Ucraina sul fronte
della ricerca e innovazione europea – la decisione di sospendere la
cooperazione con le entità russe in materia di R&I - è stata rafforzata
nell’ultimo pacchetto di sanzioni. La Commissione ha infatti annunciato
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_2332>l’estromissione
dei partner russi dai progetti Horizon 2020, Horizon Europe ed Euratom
attualmente in corso o in fase di preparazione. L’esecutivo Ue ha
stabilito anche l’interruzione della partecipazione delle organizzazioni
russe dalle Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) e dalle iniziative
Erasmus+ in essere e future. I singoli ricercatori russi avranno
comunque la possibilità di fare richiesta per le borse MSCA e i fondi
dell’European Research Council, purché non inclusi nella lista delle
persone sanzionate dalle misure Ue. La Commissione si prepara a
formalizzare tali misure, sul piano implementativo, con l’aggiornamento
del Programma di Lavoro 2021-22 (pubblicazione prevista per la seconda
settimana di maggio), inserendo nei /General Annexes/ il divieto per gli
enti stabiliti in Russia e Bielorussia di partecipare del tutto a
Horizon Europe.L’isolamento sul piano scientifico della Russia, che vede
sulla stessa linea la totalità dei paesi occidentali, non trova tuttavia
pieno sostegno nell’intera comunità internazionale: numerosi
<https://www.nature.com/articles/d41586-022-00945-3?utm_source=Nature+Briefing&utm_campaign=83c3d163c6-briefing-dy-20220407&utm_medium=email&utm_term=0_c9dfd39373-83c3d163c6-47025519>sono
gli Stati che hanno deciso di mantenere (se non rafforzare) la
cooperazione con la Russia, in particolare tra i cosiddetti B(R)ICS.
In arrivo un fondo a sostegno dei ricercatori ucraini– In risposta alle
richieste degli Stati membri – principalmente provenienti da Spagna
<https://www.researchprofessionalnews.com/rr-news-europe-politics-2022-3-spain-to-propose-eu-projects-to-help-ukrainian-r-i-recovery/>e
Germania
<https://sciencebusiness.net/news/germany-backs-call-establish-eu-plan-ukrainian-academics?utm_source=Science%7CBusiness+Newsletters&utm_campaign=efa5560ee5-EMAIL_CAMPAIGN_4_26_2021_17_43_COPY_01&utm_medium=email&utm_term=0_179178d214-efa5560ee5-138633127>-
la Commissione europea sembra pronta a lanciare
<https://sciencebusiness.net/news/eu-give-eu25m-consortium-helping-ukrainian-scholars-risk>un
programma da 25 milioni di euro per il sostegno dei ricercatori ucraini
a rischio. Le risorse, distribuite attraverso le borse Marie
Skłodowska-Curie, verranno gestite da un consorzio di dieci
organizzazioni specializzate nel sostegno dei ricercatori a rischio e
permetteranno agli scienziati ucraini di condurre il lavoro di ricerca
nell’Ue o in un paese associato ad Horizon Europe. Durata e ammontare
delle singole borse verranno definite dalle organizzazioni ospitanti (il
periodo non potrà essere comunque superiore a due anni). Le
organizzazioni ospitanti – che potranno beneficare di un contributo fino
a 2 milioni di euro – verranno selezionate direttamente dal consorzio,
senza passare per un bando specifico. Le risorse, per quanto limitate,
rappresentano un primo passo verso l’adozione di uno schema Ue per la
protezione dei ricercatori colpiti dalle crisi umanitarie. L’iniziativa
si aggiunge alle numerose misure attivate dalla Commissione a sostegno
degli scienziati ucraini: il portale ERA4Ukraine
<https://euraxess.ec.europa.eu/ukraine>, e gli inviti dell’ERC
<https://erc.europa.eu/news/erc-ukraine-jobs-researchers-fleeing-war>e
della DG R&I
<https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/docs/2021-2027/horizon/other/comm/solidarity-with-refugee-researchers-of-ukraine_horizon-h2020_en.pdf>aad
aprire delle posizioni riservate ai ricercatori in fuga dall’Ucraina e
la lettera
I passi verso l’Europa della difesa e la sfida della ricerca /dual
use/–A fine marzo, il Consiglio ha finalmente approvato lo /Strategic
Compass/
<https://www.eeas.europa.eu/eeas/strategic-compass-security-and-defence-1_en>(Bussola
strategica), l’ambizioso piano elaborato ad alto livello per rafforzare
le politiche di difesa e sicurezza dell’Ue entro il 2030. Sottoscrivendo
gli obiettivi della Bussola strategica, gli Stati membri si impegnano ad
aumentare la spesa nella difesa, inclusi gli investimenti
nell’innovazione tecnologica, per ridurre la dipendenza industriale da
paesi esteri. A livello nazionale, iniziano a prendere forma le prime
alleanze per lo sviluppo congiunto di tecnologie militari – come nel
caso di Italia e Germania
<https://ecfr.eu/rome/article/difesa-e-innovazione-un-futuro-comune-per-italia-e-germania/>.
Sinergie bilaterali che potrebbero costituire la base per iniziative di
più ampio respiro, superando le logiche competitive e favorendo la
cooperazione pan-europea. Anche la Commissione sembra pronta ad
allinearsi ai nuovi obiettivi strategici, migliorando
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_924>lo
scambio tra la ricerca civile e quella militare e rafforzando il
coordinamento tra i due settori nei diversi programmi Ue. Un
avvicinamento – quello tra scienza e difesa – che non tutti condividono
nella comunità scientifica: un recente comunicato
<https://www.cesaer.org/content/5-operations/2022/20220407-position-global-framework-st-cooperation.pdf#page=2>firmato
CESAER - l’organizzazione che riunisce numerose università tecniche a
livello europeo – ha infatti ribadito l’importanza di preservare le
finalità civili di Horizon Europe.
La NATO e l’innovazione nel settore difesa–Parallelamente alle
iniziative nazionali ed europee, riemerge il ruolo della NATO come
piattaforma per coordinare ed incentivare la ricerca nel settore difesa.
In particolare, il Patto Atlantico ha recentemente lanciato
<https://www.nato.int/cps/en/natohq/news_194587.htm?selectedLocale=en>l’iniziativa
DIANA (/Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic/), un
programma per sostenere ricercatori, start-up e aziende tecnologiche
impegnate nello sviluppo di soluzioni innovative con finalità civili e
militari. I servizi verranno erogati attraverso una rete di acceleratori
(di cui uno a Torino per l’aerospazio
<https://www.distrettoaerospazialepiemonte.com/wp-content/uploads/2019/10/La-Nato-sbarca-in-corso-Marche.pdf>)
e infrastrutture per i test, focalizzando le risorse sulle tecnologie
emergenti nel campo dell’intelligenza artificiale, dei big-data, della
quantistica, dell’automazione, delle biotecnologie, dei nuovi materiali
e dello spazio. Ad accompagnare il programma, un fondo da un miliardo di
euro che investirà nelle start-up più promettenti (ci ritorniamo
successivamente).
I passi per ridurre le dipendenze dal gas russo– Al fine di ridurre
l’esposizione (critica
<https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-eurostat-news/-/ddn-20220328-2>)
alle fonti energetiche russe, la Commissione ha recentemente adottato la
strategia REPowerEU
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_1511>.
L’obiettivo è ambizioso, ma non è ancora chiaro come la Commissione
intenda raggiungerlo: il piano operativo a corredo della strategia
REPowerEU è infatti previsto per metà maggio. Nel frattempo, si prepara
il terreno per la strategia attraverso iniziative parallele per
coordinare gli attori del settore e raccogliere i loro suggerimenti. In
particolare, la questione dell’immagazzinamento dell’energia è al centro
di un’iniziativa avviata
<https://ease-storage.eu/news/european-energy-security-needs-energy-storage/>da
un gruppo di associazioni rappresentative del settore delle energie
rinnovabili. /Breakthrough Energy/, the /European Association for
Storage of Energy/ (EASE), /SolarPower Europe/, e /WindEurope/ hanno
infatti presentato alla Commissione una lettera aperta in cui
sottolineano l’importanza delle tecnologie di stoccaggio dell’energia
per garantire l’autonomia strategica del continente. Tra le misure
proposte dalla cordata di organizzazioni, l’adozione di strumenti di
finanziamento dedicati allo sviluppo delle tecnologie in questione.
Sembrerebbe infatti che, nonostante l’importanza strategica del settore,
start-up e aziende europee fatichino ancora
<https://www.nytimes.com/2022/04/18/business/europe-green-energy-investors.html>a
trovare investitori disposti a rischiare finanziando progetti
dirompenti: si tende ad investire in tecnologie dai ritorni sicuri, ma
non necessariamente rilevanti per la transizione energetica.
**
*HORIZON EUROPE*
Ultimatum dall’ERC agli scienziati basati nel Regno Unito – Si torna a
parlare dell’associazione del Regno Unito a Horizon Europe, prevista dal
protocollo stipulato nell’ambito dell’accordo complessivo post-Brexit, e
rallentata, come noto, dalla disputa sulla questione nord-irlandese. Lo
European Research Council, come ampiamente previsto, ha infatti invitato
<https://sciencebusiness.net/news/erc-issues-ultimatum-telling-150-uk-based-grant-holders-move-eu>i
150 ricercatori selezionati nella tornata di bandi 2021 basati nel Regno
Unito a individuare un’organizzazione ospitante alternativa eleggibile –
ossia stabilita in un Paese membro dell’Ue o in uno Stato associato a
Horizon – oppure, in caso contrario, a rinunciare alla borsa.
Considerando la limitata finestra temporale concessa dall’ERC – i
ricercatori hanno due mesi per trovare una soluzione alternativa – è
probabile che molti scienziati decideranno di ricorrere allo schema
<https://www.ukri.org/publications/horizon-europe-guarantee-notice-and-guidance/>di
supporto istituito del governo di Londra. L’ERC ha annunciato che le
risorse non allocate ai ricercatori basati nel Regno Unito verranno
utilizzate per finanziare progetti presentati nei bandi 2021 e non
ammessi a finanziamento. Una situazione di stallo che ha cause e
responsabilità politiche ben definite e che finisce però per danneggiare
l’eccellenza scientifica europea nel complesso, specialmente
considerando
<https://www.hepi.ac.uk/2022/04/07/no-agreement-on-the-horizon-%E2%88%92-a-no-win-situation-for-the-uk-the-eu-and-european-research/>l’attrattività
delle istituzioni del Regno Unito per i ricercatori europei e l’elevato
tasso di successo delle proposte ERC e MSCA a firma britannica.
Partenariati: novità da SESAR 3, EuroHCP e Built4People – Numerose le
novità sul fronte dei partenariati, lo strumento di Horizon Europe per
coinvolgere attori pubblici e privati nella definizione delle priorità
d’investimento e per ottimizzare l’allocazione delle risorse. Guardando
ai partenariati istituzionalizzati, sono disponibili
<https://eurohpc-ju.europa.eu/press-release/upcoming-two-new-research-innovation-calls>
i primi due bandi per il partenariato SESAR 3, in scadenza il 13 ottobre
2022. Il budget è di 194,75 milioni di euro, destinati allo sviluppo di
tecnologie che contribuiscano allo sviluppo di un sistema di gestione
del traffico aereo più intelligente e sostenibile. In particolare, i
due bandi finanzieranno azioni di ricerca esplorativa ed industriale per
individuare e sostenere le tecnologie che hanno il potenziale per
trasformare il sistema di gestione del traffico aereo europeo. Anche il
partenariato EuroHCP, incentrato sulle /High Performance Computing/
(HCP), apre due nuovi bandi
<https://eurohpc-ju.europa.eu/press-release/upcoming-two-new-research-innovation-calls>:
il primo - in scadenza il 27 ottobre 2022 - finanzierà lo sviluppo di
nuovi algoritmi a supporto del primo /supercomputer exascale /sviluppato
in Europa; il secondo – in scadenza il 28 giugno 2022 – sosterrà invece
lo sviluppo di una rete di centri nazionali che diffondano a livello
nazionale competenze ed opportunità legate all’HCP. Infine, è stata
pubblicata
<https://ec.europa.eu/info/files/people-centric-sustainable-built-environment-built4people-agenda_en>
l’Agenda strategica di R&I della partenariato co-programmato
Built4People, istituito per favorire edifici di qualità, a basso impatto
ed efficienti in termini di energia e risorse impiegate per la
costruzione. Le aree di attività individuate nell’Agenda sono poi
traslate nei bandi inclusi nel Programmi di lavoro di Horizon Europe.
//
*La Commissione apre agli studenti il processo di valutazione dei
progetti *– Nell’ambito dell’Anno europeo dei giovani 2022, la
Commissione ha presentato
<https://ec.europa.eu/info/research-and-innovation/funding/funding-opportunities/funding-programmes-and-open-calls/horizon-europe/become-horizon-europe-young-observer_en>l’iniziativa
Horizon Europe Young Observer. Iscrivendosi attraverso la piattaforma
della Commissione, i giovani studenti attualmente iscritti ad un corso
di laurea magistrale avranno la possibilità di partecipare, in qualità
di osservatori, al processo di valutazione dei progetti Horizon Europe.
L’iniziativa avrà inizio a settembre, ma la Commissione dà tempo fino al
14 dicembre per presentare la propria candidatura. I partecipanti
selezionati riceveranno a conclusione dell’esperienza un certificato di
attestazione della propria partecipazione all’iniziativa.
OLTRE HORIZON
*La NATO pronta ad investire fino ad 1 miliardo di euro in start-up con
tecnologia dual-use* – A corredo dell’iniziativa DIANA (ne abbiamo
parlato nella sezione sulla guerra in Ucraina), la NATO è pronta a
lanciare
<https://sciencebusiness.net/news/nato-launch-eu1b-fund-high-tech-start-ups-dual-use-technologies>un
fondo da un miliardo di euro a sostegno delle start-up impegnate nello
sviluppo di tecnologie /dual-use/. Le aziende selezionate dal programma
riceveranno un sostegno finanziario ininterrotto per 15 anni, senza
acquisizioni di capitale da parte della NATO. Parte delle risorse verrà
investito anche nei fondi esistenti già operativi nelle aree
tecnologiche d’interesse per l’Organizzazione atlantica. L’iniziativa è
aperta a tutti gli Stati membri della NATO, ma non è ancora chiaro quali
paesi abbiano deciso di aderire: maggiori dettagli verranno forniti in
occasione del Summit 2022 organizzato a Madrid. Investendo nelle
capacità innovative dei Paesi coinvolti nell’alleanza, la NATO ambisce a
garantirsi la prosecuzione del vantaggio tecnologico nel settore
militare rispetto a Cina e Russia.
*Inaugurata la piattaforma CASSINI per favorire le sinergie tra le
aziende nel settore spaziale* – La DG DEFIS (Difesa e Spazio) della
Commissione ha inaugurato
<https://ec.europa.eu/defence-industry-space/new-cassini-matchmaking-initiative-boosting-space-related-businesses-europe-2022-03-29_en>
la piattaforma CASSINI. Si tratta di un’iniziativa volta a favorire
l’incontro tra gli attori europei attivi nel settore spaziale attraverso
eventi di /matchmaking/. La Commissione prevede di organizzare nei
prossimi due anni venti eventi, ognuno dei quali avrà un tema specifico
e coinvolgerà start-up, grandi aziende e investitori. C’è tempo fino al
9 maggio per iscriversi <https://cassini-matchmaking.b2match.io/> al
processo di selezione che individuerà le organizzazioni coinvolte
nell’iniziativa.
*Il Nuovo Bauhaus Europeo apre il NEB LAB e seleziona le prime start-up
*– Nel quadro del Nuovo Bauhaus Europeo (NEB) - l’iniziativa Ue
progettata per ripensare gli spazi abitativi in chiave
multidisciplinare, inclusiva e sostenibile – la Commissione ha
presentato
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_2285>il NEB
LAB. Si tratta di una piattaforma che raggruppa partner ed esperti
coinvolti nell’iniziativa, nonché i progetti selezionati attraverso i
bandi NEB. Si aggiungono a questa comunità i cosiddetti /friends/,
città, regioni, autorità pubbliche e aziende interessante a supportare
il Nuovo Bauhaus Europeo. Le organizzazioni selezionate prenderanno
parte alle attività del NEB, supportando i progetti finanziati
attraverso la condivisione di conoscenza e buone pratiche. Il NEB LAB
nasce infatti dalla necessità di coinvolgere in maniera strutturata
attori pubblici e privati non eleggibili per partecipare al NEB come
partner (un ruolo riservato alle organizzazioni non-profit). Sempre
nell’ambito del Nuovo Bauhaus Europeo, l’EIT ha annunciato
<https://eit.europa.eu/news-events/news/eit-community-booster-announces-20-selected-new-european-bauhaus-ventures>le
prime venti start-up selezionate per partecipare al programma EIT
Community Booster. Le aziende riceveranno il supporto dell’EIT e delle
KIC (/Knowledge & Innovation Communities/) sotto forma di finanziamenti
(fino a 50 mila euro) e di servizi per contribuire a sviluppare le idee
progettuali.
*Aperte le adesioni alla */Circular Cities and Regions
Initiative/*(CCRI) *– La Commissione, nell’ambito del piano d’azione per
l’economia circolare, ha avviato un’iniziativa per implementare elementi
di circolarità a livello cittadino e regionale. L’obiettivo è favorire
le sinergie tra progetti ed iniziative locali, lo scambio di conoscenza
e la promozione di buone pratiche. La piattaforma fornisce inoltre
supporto di natura finanziaria e tecnica. Sono state recentemente aperte
<https://circular-cities-and-regions.eu/>le adesioni per partecipare
alla piattaforma. Città e regioni hanno tempo fino al 29 aprile 2022 per
presentare la propria candidatura. Gli enti selezionati per il programma
pilota collaboreranno a stretto contatto con la Commissione per
sviluppare soluzioni di economia circolare nei rispettivi territori. Le
candidature selezionate invece come “fellow”, sosterranno i progetti
pilota condividendo la conoscenza e le buone pratiche acquisite in
materia di circolarità.
*IN AGENDA*
**
20 – 21 aprile | Riunioni della Commissione ITRE del Parlamento europeo
<https://www.europarl.europa.eu/committees/it/itre/home/highlights>
21 aprile | Accelerator opportunities for Ukrainian innovators |
European Innovation Council <https://www.youtube.com/watch?v=tmtTfrza07M>__
26 aprile | Info-day sugli Innovation Procurement Awards - EISMEA
<https://eic.ec.europa.eu/events/european-innovation-procurement-awards-euipa-info-day-2022-04-26_en>__
27 aprile | Info-day del programma WidERA di Horizon Europe | DG R&I
<https://ec.europa.eu/info/news/save-date-info-day-horizon-europes-widera-programme-takes-place-27-april-2022_en>__
27 aprile | What are ‘Science4Policy’ competences and why are they
crucial for researchers to achieve policy impact? | European Commission
<https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/what-are-science4policy-competences-why-are-they-crucial-researchers-achieve-policy-impact_en>__
28 aprile | The EU Chips Act & Technological Sovereignty | Forum Europe
<https://thechipsact.eu/>__
28 aprile | Good Advice for (Young) Science-Policy Advisors | Science
Europe
<https://www.scienceeurope.org/events/good-advice-for-young-science-policy-advisors/>__
28 aprile | Info-day sullo European Capital of Innovation Awards |
Commissione europea
<https://eic.ec.europa.eu/events/european-capital-innovation-awards-info-day-28-april-2022-2022-04-28_en>
28 aprile | Mutual Learning Workshop for Gender Equality Plans in the
R&I Sector | EuroTech universities
<https://eurotech-universities.eu/news-and-events/events/mutual-learning-workshop-for-gender-equality-plans-in-the-ri-sector/+>
28 – 29 aprile | Conferenza annuale di EUA | European University
Association
<https://www.eua.eu/events/207-2022-eua-annual-conference.html?utm_source=flexmail&utm_medium=e-mail&utm_campaign=euanewsletter320221072euanewsletter32022so20220325t080117086z&utm_content=2022+eua+annual+conference#1>**
**
*
Il Team APRE di Bruxelles*
*A cura di Mattia Ceracchi, Irene Creta e Nicola Soloperto*//
/Vuoi più informazioni sugli argomenti trattati in questo numero? Hai
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Scrivici: bruxelles at apre.it
<mailto:bruxelles at apre.it>
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