Today at 18:00 at Sala Tripcovich: An event organized by the Municipality of Trieste for young people. Free entrance
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Thu Dec 10 12:24:28 CET 2015
Oggi alle 18:00 Sala Tripcovich: evento organizzato dal Comune di
Trieste per i giovani. Ingresso libero
Il 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo (10-12-1948), il Comune di Trieste organizza una
serata-incontro dedicata ai giovani, per ribadire che la cultura come
veicolo di conoscenza reciproca e consapevolezza, è il più efficace
antidoto per contrastare l'odio e l'intolleranza.
L'ICTP in considerazione della sua missione è stato invitato a
partecipare a questo evento.
L'incontro si aprirà alle 18.00 con le testimonianze di Don Vatta e
*Sandro Scandolo*, e contributi dei giovani di varie associazioni e
delle comunità straniere, incluso Ali Hassanali (ICTP researcher).
Dalle 20:30 spettacoli teatrali e musicali, proiezioni e una mostra
fotografica allestita nel Foyer nata dal progetto “(S)culture” di *Elisa
Fratini (CMSP Post-doc ICTP) *con l'hobby della fotografia e insegnante
volontaria ai corsi d'italiano per stranieri del Centro delle Culture.
“Il progetto – spiega Elisa Fratini - parte dall'idea di ritrarre gli
studenti del corso d'italiano per stranieri, organizzato dai volontari
del Centro delle Culture, in collaborazione con l'Arci, e la biblioteca
Quarantotti Gambini di Trieste. I ragazzi che ho avuto modo di
incontrare e conoscere sono venuti ad abitare a Trieste per varie
ragioni. Nonostante abbiano culture e aspirazioni differenti, tutti
condividono lo stesso desiderio: costruire un futuro nuovo, lontano da
violenza e discriminazione. La terra che hanno scelto a questo scopo è
Trieste, per questo ho deciso di rappresentarli accanto ad alcune statue
ben riconoscibili della città. Se le statue rappresentano la storia, la
cultura e tutti gli uomini che abitano ed hanno abitato Trieste, i
ragazzi rappresentano i nuovi abitanti, le nuove storie, le nuove
culture che ne determinano l'evoluzione e l'arricchimento. Si tratta di
uno scambio: mentre le statue sembrano interagire con loro e ritornare
in vita, i ragazzi sentono di avere alle spalle e accanto una città, un
contesto sociale che li accompagna e li supporta nel loro nuovo percorso
di vita. Lo (s)cambio di (s)culture continua a rinnovare e trasformare
Trieste e i suoi abitanti, e fa di questa terra un luogo di convivenza.”
Today at 18:00 at Sala Tripcovich: An event organized by the
Municipality of Trieste for young people.
Onthe anniversary of the Universal Declaration of Human Rights (10
December 1948), the Municipality of Trieste is organizing an event for
young people, to reiterate that culture as a vehicle of mutual knowledge
and understanding is the most effective antidote to counter hatred and
intolerance. In recognition of its mission, ICTP has been invited to
participate in this event. Entrance is free.
18:00: debate opened by Don Mario Vatta (Comunità di Accoglienza San
Martino al Camposince 1970) and Sandro Scandolo, with contributions of
young people from various associations and foreign communities,
including ICTP researcher Ali Hassanali.
20:30: theatrical and musical performances, film screenings and a
photographic exhibition titled (S)cultures by Elisa Fratini (CMSP
postdoc), a hobby photographer and volunteer teacher of Italian for
foreigners.
"The project (S)cultures - explains Elisa - portrays the students of the
Italian language course for foreigners, organized by volunteers of the
Center of Culture, in collaboration with the Arci, and the library
Quarantotti Gambini in Trieste. Young women and men who came to live in
Trieste for different reasons. Although they have different cultures and
aspirations, they share the same desire: to build a new future, away
from violence and discrimination. The place they have chosen to do this
is Trieste, so I decided to represent them next to some easily
recognizable statues in the city. If the statues represent the history
of Trieste, its culture and all people who live and have lived here, the
young people are the new residents, new stories, new cultures that
determine the town's evolution and enrichment. It is an exchange: while
the statues seem to interact with them and come back to life, portrayed
people feel they have behind and next to them a town, a social context
that accompanies them and supports them in their new life path. The
exchange of (S)cultures keeps renewing and transforming Trieste and its
inhabitants, and makes it a place of coexistence. "
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