APREbrussels - La voce da Bruxelles per i Soci APRE

Henningsen Susanne hennings at ictp.it
Tue May 3 14:20:36 CEST 2022


	

*/N. 9/2022 – 3 maggio 2022 /*

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/In questo numero di APREbrussels: l’ultimo atto (per ora) della 
Conferenza sul futuro dell’Europa; R&I days a fine settembre (ma 
online); il GIURI Open sulla nuova agenda per l’innovazione; passi 
avanti per la cooperazione con India e Cina in R&I; nuove ambizioni per 
lo STOA; verso l’associazione di Canada e Nuova Zelanda a Horizon 
Europe; le 100 città per la Missione Smart Cities/

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L’UNIONE DELLA RICERCA

*Si chiude la Conferenza sul futuro dell’Europa: ultimo atto il 9 maggio 
– *Si è svolta lo scorso fine settimana a Strasburgo l’ultima sessione 
plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa.Dopo due sessioni (a 
fine marzo e a inizio aprile) durante le quali erano state discusse le 
proposte preliminari presentate dai nove gruppi di lavoro (basate a loro 
volta in larga misura sulle raccomandazioni dei Panel europei di 
cittadini <https://futureu.europa.eu/assemblies/citizens-panels>e sulle 
idee raccolte attraverso la piattaforma digitale multilingue), la 
Plenaria della Conferenza ha approvato su base consensuale le 49 
proposte finali 
<https://prod-cofe-platform.s3.eu-central-1.amazonaws.com/la70yg8qaziov66zmahf7usr9xfz?response-content-disposition=inline%3B%20filename%3D%221255114-1_IT.pdf%22%3B%20filename%2A%3DUTF-8%27%271255114-1_IT.pdf&response-content-type=application%2Fpdf&X-Amz-Algorithm=AWS4-HMAC-SHA256&X-Amz-Credential=AKIA3LJJXGZPDFYVOW5V%2F20220503%2Feu-central-1%2Fs3%2Faws4_request&X-Amz-Date=20220503T084554Z&X-Amz-Expires=300&X-Amz-SignedHeaders=host&X-Amz-Signature=f6152e3654522ef958efb94847aed83100d72c3d9d6c0debf0b7354e5a9c9533>, 
al termine di una discussione incentrata sulle valutazioni e sulle 
posizioni dei rappresentanti dei cittadini. L’ultimo passaggio della 
Conferenza è previsto il 9 maggio – anniversario della dichiarazione 
Schuman – giorno in cui il Comitato esecutivo 
<https://futureu.europa.eu/pages/executive-board?locale=it>, organo 
responsabile dell'adozione per consenso delle decisioni connesse ai 
lavori della Conferenza, presenterà la propria relazione finale ai tre 
Presidenti delle istituzioni europee.

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*R&I per l’Europa del futuro: il Manifesto*- A novembre scorso APRE 
aveva lanciato <https://www.researchforeurope.eu/>il Manifesto /Research 
and Innovation for the Future of Europe, /invitando la CoFoE ad 
approfondire le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da 
promuoverne la rilevanza nell’ambito della riflessione sul futuro 
dell’Unione. L’appello – a cui hanno aderito oltre 100 organizzazioni e 
associazioni rappresentative dell’intera comunità europea di ricerca e 
innovazione –era stato consegnato 
<https://apre.it/cofoe-manifesto-della-ricerca-e-innovazione-europea-alla-plenaria/>lo 
scorso gennaio ai membri della Sessione Plenaria in vista della fase 
conclusiva della Conferenza.

*R&I days a fine settembre (ma in modalità online)*– Si terranno il 28 e 
29 settembre prossimi – anche quest’anno in modalità online - gli 
/European Research and Innovation/ Days 2022, l’evento annuale più 
importante organizzato dalla DG R&I della Commissione.Quest’anno – 
riporta l’annuncio dell’esecutivo Ue – le giornata offriranno 
l’occasione per definire nuove soluzioni finalizzate a rafforzare la 
resilienza dell'Europa e la sua autonomia strategica. Tra i temi oggetto 
di discussione, sono menzionati la nuova agenda europea per 
l'innovazione, l'Anno europeo della gioventù, la ricchezza della 
creatività culturale europea, le missioni di Horizon Europe.

*Save the date: l’evento del GIURI*– Proprio ai temi dell’innovazione e 
alla nuova agenda europea è dedicato il prossimo GIURI Open, che si 
terrà venerdì 13 maggio in modalità online. Riuniremo rappresentanti 
della DG R&I e ECFIN, dell’Agenzia EISMEA, dell’EIT e di altre 
istituzioni per discutere della rinnovata spinta alle politiche 
dell’innovazione e delle ricadute sul terzo pilastro di Horizon Europe, 
riflettendo sulle novità e le complementarità tra i diversi strumenti 
(EIC, Ecosistemi, EIT). Qui il programma completo dell’evento 
<https://drive.google.com/file/d/1D4-yGETKFisiE9YreQv2Ojfszd08m6jB/view?usp=sharing> 
e il link per registrarsi 
<https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx?id=FgjCosZ-ekmt7riw9-RScWW45nKOw7BIop7yHnd-ZO9UMFA1UjdUTVJGSUNRUFozTzg1WFc1UVQ3NS4u&wdLOR=c1B429732-80DE-453D-8C89-52A572997410>. 


L’ERA Forum sulla cooperazione internazionale e le proposte dalle 
università –In vista del prossimo incontro dell’ERA Forum 
<https://era.gv.at/governance/era-forum/>– la struttura che nell’ambito 
della nuova governance della /European Research Area /riunisce i 
rappresentanti degli Stati Membri – tre network di università di ricerca 
europee hanno formulato 
<https://www.the-guild.eu/news/2022/european-research-universities-agree-on-a-set-of-p.html>congiuntamente 
sei principi per la cooperazione scientifica. L’ERA Forum si riunirà a 
inizio maggio nella configurazione /Global approach/ per discutere del 
tema della sinergie internazionali nella ricerca, anche alla luce dei 
recenti sviluppi della guerra in Ucraina e delle conclusioni 
<https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-7936-2022-INIT/xx/pdf#page=10>dell’ultimo 
Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport".  I tre network di 
università – U15, The Guild e Udice – sottolineano, tra le altre cose, 
l’importanza delle università di ricerca come strumento diplomatico e il 
ruolo nello sviluppo della sovranità tecnologica europea. Sulla base di 
questo principio, propongono lo sviluppo di programmi europei che 
favoriscano una cooperazione scientifica priva di rischio e promuovano 
al contempo l’attrattività del continente.

Von der Leyen in India (anche) per dare nuovo impulso alla cooperazione 
in R&I – La recente visita 
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_2648>della 
Presidente della Commissione Ursula von der Leyen in India ha, tra le 
altre cose, interessato anche la dimensione della R&I. Due le novità di 
rilievo: maggiore cooperazione sul tema dell’energia solare e 
l’istituzione di un Consiglio per il commercio e la tecnologia. La 
cooperazione si focalizzerà sulle strategie per finanziare, promuovere e 
impiegare l’energia solare, nonché sulle modalità per differenziare la 
catena di approvvigionamento dei pannelli solari. Il solare costituisce 
infatti una priorità per la strategia energetica dell’Ue - specialmente 
alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina - ma rimane un 
mercato a trazione cinese: all’incirca due terzi 
<https://www.ise.fraunhofer.de/content/dam/ise/de/documents/publications/studies/Photovoltaics-Report.pdf#page=52>della 
prodizione mondiale di pannelli fotovoltaici avviene in Cina. Il 
Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-India consentirà 
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_22_2643>invece 
un maggiore coordinamento in materia di commercio, tecnologia e 
sicurezza, rafforzando così la cooperazione tra l'UE e l'India in questi 
settori. Modellato sull’esempio del Consiglio stabilito con gli Stati 
Uniti, la struttura fornirà i canali per rendere operative le decisioni 
politiche congiunte e coordinare i lavori tecnici.

Nuovi accordi con la Cina, resta aperta la questione etica – La 
Commissione ha firmato un nuovo accordo 
<https://ec.europa.eu/info/news/eu-and-china-have-signed-administrative-arrangement-support-cooperation-2022-apr-26_en>con 
la Cina per incentivare progetti di ricerca collaborativa attraverso due 
iniziative pilota: la prima relativa ai settori alimentare, agricolo e 
delle biotecnologie; la seconda incentrata sul cambiamento climatico e 
la biodiversità. L’accordo - previsto nelle conclusioni del 23 summit 
Ue-Cina – proseguirà fino al 2024 e verrà implementato congiuntamente, 
definendo una serie di bandi per ciascuna iniziativa nell’ambito di 
Horizon Europe. Ad accordo concluso, si valuterà se estendere la 
cooperazione ad altri settori, anche sulla base di come evolveranno le 
relazioni bilaterali Ue-Cina. Si tratta infatti di un esercizio 
esplorativo per valutare se la Cina è pronta ad una cooperazione basata 
su reciprocità, rispetto dei valori fondamentali ed dell’etica nella 
ricerca. Su quest’ultimo punto, la Cina ha recentemente annunciato di 
lavorare 
<https://www.nature.com/articles/d41586-022-01051-0?utm_source=Nature+Briefing&utm_campaign=71059bf907-briefing-dy-20220427&utm_medium=email&utm_term=0_c9dfd39373-71059bf907-47025519>ad 
un sistema nazionale che monitorerà il rispetto dell’eticità nella 
ricerca condotta nel paese.

Nuove ambizioni per lo STOA – L’europarlamentare tedesco Christian 
Ehler, recentemente nominato alla guida del /Panel for the Future of 
Science and Technology/ (STOA), è determinato 
<https://sciencebusiness.net/news/ehler-eyes-watchdog-role-parliaments-science-think-tank> 
a rilanciare ruolo e attività dell’iniziativa. Il Panel è stato infatti 
introdotto nel 1978 per alimentare i lavori del Parlamento europeo con 
opinioni e analisi obiettive sui temi della scienza e della tecnologica. 
Si tratta di una funzione chiave, sottolinea Ehler, specialmente 
considerando la complessità delle trasformazioni che l’Ue si prepara ad 
affrontare. Tuttavia, l’attuale processo decisionale delle istituzioni 
europee non prevede un ruolo chiave per il contributo scientifico: un 
vuoto che Ehler vorrebbe contribuire a colmare. Il parlamentare tedesco 
prevede inoltre di introdurre una funzione di monitoraggio del Consiglio 
dell’UE: un istituzione, a detta di Ehler, sempre più frammentata e 
propensa al compromesso per quanto riguarda le questioni scientifiche ed 
accademiche. L’azione di monitoraggio si focalizzerà sulla questione 
della libertà accademica, riconosciuta nella Carta dei Diritti 
Fondamentali dell’Ue ma priva di un impianto legislativo che ne 
garantisca il rispetto.

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*HORIZON EUROPE*

- Al via il processo di valutazione finale di Horizon 2020 | Commissione 
europea, 28/04/2020 
<https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13444-Horizon-2020-programme-final-evaluation_en>

Avanza l’associazione di Canada e Nuova Zelanda, nessuna novità sul 
Regno Unito – Si è conclusa 
<https://ec.europa.eu/info/news/conclusion-exploratory-talks-association-new-zealand-and-canada-horizon-europe-towards-formal-negotiations-2022-apr-21_en> 
la fase esplorativa per l’associazione di Canada e Nuova Zelanda ad 
Horizon Europe. Le negoziazioni entrano ora nel vivo e potrebbero 
concludersi con l’adesione dei due paesi al Programma quadro a partire 
dal 2023. L’eventuale associazione, oltre a favorire l’ecosistema di 
ricerca dell’Ue, potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggiosa per il 
Canada, una delle poche economie tra i paesi OECD che ha visto la spesa 
in R&D decrescere <https://www.oecd.org/sti/msti.htm> tra il 2010 e il 
2020. Continua invece il dialogo esplorativo con la Corea del Sud, 
mentre non ci sono novità rilevanti sull’associazione del Regno Unito, 
prevista dal protocollo stipulato nell’ambito dell’accordo complessivo 
post-Brexit, e rallentata, come noto, dalla disputa sulla questione 
nord-irlandese. Nel frattempo, i vincitori della borsa ERC basati nel 
Regno Unito si trovano ad un bivio: lasciare il paese per vedersi 
riconosciuta la borsa o accedere allo schema 
<https://www.ukri.org/publications/horizon-europe-guarantee-notice-and-guidance/>di 
supporto istituito del governo di Londra. La prima opzione, tuttavia, 
sembrerebbe 
<https://www.theguardian.com/education/2022/apr/25/brexit-row-threatens-250m-in-uk-research-funding-from-eu> 
essere la più gettonata: la borsa ERC è infatti considerata un 
prestigioso riconoscimento nel mondo scientifico, centrale per avanzare 
a livello professionale. La decisione di includere due città del Regno 
Unito nella missione “100 città intelligenti e a impatto climatico zero 
entro il 2030”, nonostante lo stallo nell’associazione, offre tuttavia 
una prospettiva positiva.

Annunciate le 100 città per la Missione /Smart Cities/ – La Commissione 
ha annunciato le 100 città 
<https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/research_and_innovation/funding/documents/ec_rtd_he-cities-mission-reveal-factsheet.pdf>dell’Ue 
selezionate per partecipare alla missione “Città intelligenti e a 
impatto climatico zero entro il 2030”. Si aggiungono alle cento città 
dodici centri urbani situati nei paesi associati o in fase di 
associazione ad Horizon Europe. 362 erano state le candidature totali 
<https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/research_and_innovation/funding/documents/list_of_public_eligible_applicant_cities-v7.pdf>: 
guida la classifica l’Italia, con 36 candidature, seguita da Germania 
(30) e Spagna (25). A fronte delle 36 candidature italiane, sono nove le 
città selezionate per accedere alla missione, tutte situate da Roma in 
su. Assenti le città del meridione, nonostante tra le candidature vi 
fossero anche centri urbani situati nel sud Italia. Le 100 città 
dovranno ora redigere i “contratti cittadini per il clima”, definendo 
come intendono raggiungere la neutralità climatica insieme a cittadini, 
organismi di ricerca e settore privato. La missione supporterà i centri 
urbani nel processo di stesura e implementazione dei contratti, offrendo 
risorse (360 milioni di euro per il periodo 2022-23), consulenza, 
un’apposita piattaforma <https://netzerocities.eu/>e opportunità di 
scambio con le altre città. E’ inoltre probabile che l’accesso alla 
piattaforma venga esteso anche alle città non selezionate, insieme alla 
possibilità di accedere a opportunità di finanziamento nell’ambito della 
missione.

*L’EIT tra sostegno alle KIC e nuove collaborazioni* – Il divario tra 
regioni europee rimane marcato, specialmente in termini di capacità 
innovative 
<https://cohesiondata.ec.europa.eu/stories/s/Exploring-regional-innovation-gaps/wdm6-n4iz/>. 
A questo proposito, l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) 
ha stipulato 
<https://eit.europa.eu/news-events/news/eit-cost-connecting-innovation-chain-reinforcing-synergies> 
un accordo con lo /European Cooperation in Science and Technology/ 
(COST), un’organizzazione che finanzia attività di networking e scambio 
tra ricercatori e offre programmi a supporto dei potenziali innovatori 
provenienti dal mondo della ricerca. La collaborazione si focalizzerà 
inizialmente sulle sinergie tra le attività di COST e il programma 
Jumpstar <https://eitjumpstarter.eu/>, un’iniziativa EIT a sostegno 
degli innovatori europei. L’obiettivo è di sviluppare complementarità 
tra programmi diversi, contribuendo così a rafforzare l’ecosistema 
innovativo del Continente. Se da un lato l’EIT guarda alle sinergie 
verso l’esterno, dall’altro lavora per rafforzare la propria rete 
interna. L’Istituto ha infatti recentemente aperto 
<https://eit.europa.eu/news-events/news/eit-launches-call-innovation-communities-multi-annual-business-plans?pk_campaign=Newsletter-28-04-2022_14-48&pk_kwd=eit.europa.eu/news-events/news/eit-launches-call-innovation-communities-multi-annual-business-plans> 
sedici bandi destinati a supportare il network di /Knowledge and 
Innovation Communities/ (KICs 
<https://eit.europa.eu/our-communities/eit-innovation-communities>) con 
un budget totale di 905 milioni di euro. Le risorse andranno a 
finanziare le attività delle KICs per il periodo 2023-25, consentendo 
alle comunità di: elaborare un /business plan/, sviluppare programmi 
congiunti e rafforzare le capacità innovative delle università.

Lo European Innovation Council guarda al potenziale imprenditoriale dei 
PhD – Il gruppo di esperti a supporto dello European Innovation Council 
ha recentemente pubblicato 
<https://eic.ec.europa.eu/news/european-innovation-council-publishes-report-realising-deep-tech-entrepreneurial-talent-europe-2022-04-14_en> 
uno studio sul ruolo dell’EIC nel promuovere lo sviluppo di talenti 
imprenditoriali. Gli esperti affermano infatti che, oltre a finanziare 
lo sviluppo di tecnologie dirompenti, il programma dovrebbe contribuire 
allo sviluppo dell’attitudine imprenditoriale. Se queste attitudini non 
sono sufficientemente sviluppate, c’è il rischio – si legge nel 
documento - che il potenziale innovativo della ricerca europea non si 
traduca in soluzioni ad elevato impatto per la società. Il gruppo di 
esperti propone quindi l’introduzione di due programmi aggiuntivi, 
denominati /Traibalzer/ e /Pioneer/. Il primo programma sarebbe rivolto 
a PhD e Postdoc parte di un progetto vincitore dei finanziamenti EIC. 
L’obiettivo è formare affinché essi dispongano degli strumenti per 
commercializzare la propria innovazione ed eventualmente seguire un 
percorso professionale diverso. Il second programma guarderebbe invece 
ai ricercatori che non sono ancora parte dell’ecosistema EIC. L’idea è 
di stimolare i ricercatori – integrando i programmi nazionali attivi 
sullo stesso tema - a perseguire un percorso imprenditoriale, anche 
attraverso gli schemi offerti dall’EIC. Le due iniziative, seppur 
dettagliate, rimangono proposte: non è ancora chiaro se l’EIC deciderà 
di dare un seguito al lavoro degli esperti. Più probabile invece che 
trovino applicazione concreta la lista di raccomandazioni incluse a 
conclusione 
<https://eic.ec.europa.eu/system/files/2022-04/Realising%20the%20Deep-Tech%20Entrepreneurial%20Talent%20of%20Europe.pdf#page=11> 
del documento.

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*LA GUERRA IN UCRAINA*

*L’impatto della guerra sulla R&I europea: *studio della 
Commissione–Continua l’invasione russa dell’Ucraina e con essa le 
conseguenze sul fronte della ricerca e innovazione. La Commissione ha 
recentemente pubblicato uno studio 
<https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/0ac66921-c50b-11ec-b6f4-01aa75ed71a1/language-en/format-PDF/source-256149305> 
per identificare e analizzare l’entità dell’impatto della guerra sulla 
R&I europea, con particolare attenzione alla dimensione scientifica, 
commerciale, sociale e delle tecnologie militari. Per ognuna delle 
quattro dimensioni individuate, lo studio ipotizza gli impatti a breve e 
lungo termine, così come le potenziali misure politiche che potrebbero 
seguire. Prendendo, ad esempio, la dimensione delle tecnologie militari, 
gli analisti prevedono un ritorno della R&D militare tra le priorità di 
spesa dei governi europei, specialmente nell’ambito delle tecnologie 
digitali. Il conflitto ha infatti evidenziato due aspetti: il 
sostanziale ritardo dell’Europa nella spesa a sostegno della ricerca 
militare e il peso strategico della componente digitale sul campo di 
battaglia. Nel medio lungo termine si potrebbe quindi assistere ad una 
revisione delle priorità di spesa pubblica a favore della ricerca 
militare e delle tecnologie /dual-use/. Più in generale, conclude lo 
studio, il conflitto ha sottolineato come le politiche per l’innovazione 
dovranno in futuro essere sviluppare tenendo conto dell’intersezione tra 
politiche per la transizione (specialmente a livello energetico), 
politiche per la competitività e le considerazioni sulla sovranità 
tecnologica dell’Unione.

-Impact of the Russian Federation’s invasion of Ukraine on the Ukrainian 
higher education sector 
<https://eua.eu/resources/publications/1023:impact-of-the-russian-federation%E2%80%99s-invasion-of-ukraine-on-the-ukrainian-higher-education-sector.html>| 
European University Association, 25/04/2022

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*IN AGENDA*

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2-5 maggio | Sessione plenaria del Parlamento europeo 
<https://www.europarl.europa.eu/plenary/it/home.html>

5 maggio | Universities and democracy: how to strengthen a crucial 
relationship | EUA 
<file:///C:/Users/soloperto/AppData/Local/Microsoft/Windows/INetCache/Content.MSO/t.ly/X0Us>

10 maggio | Introducing the Global Health EDCTP3 Joint Undertaking  | 
Commissione europea 
<https://ec.europa.eu/info/events/introducing-global-health-edctp3-joint-undertaking-2022-may-10_en>

11 - 13 maggio | Week of Innovative Regions in Europe | Presidenza 
Francese del Consiglio dell’UE <https://www.wire2022.eu/>

12 maggio | From a European to a Global Green Deal | STOA – Parlamento 
europeo 
<https://www.europarl.europa.eu/stoa/en/events/details/from-a-european-to-a-global-green-deal/20220427WKS04141>

16 - 17 maggio | Commissione 
<file:///C:/Users/soloperto/AppData/Local/Microsoft/Windows/INetCache/Content.MSO/t.ly/qCUL>ITRE 
| Parlamento europeo

17 - 18 maggio | _Info-day sulle Missioni | Commissione europea 
<https://ec.europa.eu/info/research-and-innovation/events/upcoming-events/horizon-europe-info-days/eu-missions_en&pk_campaign=whatsnew_newsletter>_

19 maggio | Science for policymaking in France | Joint Research Center 
<https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/science-policymaking-france_en>

*
Il Team APRE di Bruxelles*


*A cura di Mattia Ceracchi, Irene Creta e Nicola Soloperto*//

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dell’Unione.

	



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