APREbrussels - La voce da Bruxelles per i Soci APRE
Henningsen Susanne
hennings at ictp.it
Tue Jun 14 17:43:40 CEST 2022
*/N. 12/2022 – 14 giugno 2022 /*
//
/In questo numero di APREbrussels: Il Parlamento europeo prova a entrare
in partita sullo European Innovation Council; Jean Eric Paquet lascia la
DG R&I a settembre; cos’è successo al Consiglio Ricerca della settimana
scorsa; a che punto siamo con i Programmi di lavoro 2023-24; la proposta
della Commissione per il bilancio annuale 2023; fondi strutturali:
l’accordo di partenariato 2021-27 tra Italia e Commissione verso l’adozione/
**
*HORIZON EUROPE*
Il Parlamento europeo prova a entrare in partita sull’EIC – Il
Parlamento europeo elaborerà nei prossimi mesi una propria relazione
sull’implementazione dello European Innovation Council in Horizon
Europe, lo strumento principale di sostegno all’innovazione all’interno
del Programma quadro. A prendere in carico
<https://sciencebusiness.net/news/parliament-investigate-issues-plaguing-european-innovation-council>l’iniziativa
come relatore l’eurodeputato tedesco Christian Ehler, membro del gruppo
Ppe e già relatore nella fase di costruzione legislativa dell’attuale
programma. Ehler - annunciando che stenderà la prima versione del suo
documento a partire dai contributo raccolti dagli stakeholder rilevanti
(anche APRE ha inviato una breve nota) – si concentrerà, tra le altre
cose, sulla gestione del fondo EIC e sui ritardi nell’implementazione
dell’EIC /Accellerator/, sulla missione dell’agenzia EISMEA, sul ruolo
dei /programme manager/. I primi due punti riguardano i noti problemi
operativi
<https://www.politico.eu/article/hassle-startup-annoyed-eu-fund-delay-eic-accelerator/>che
hanno accompagnato il lancio dell’EIC in Horizon Europe e la gestione
dei finanziamenti misti /equity-grant/. La bozza di relazione elaborata
da Ehler verrà sottoposta al voto della commissione ITRE e infine
presentata alla sessione plenaria dell’Eurocamera per l’approvazione.
Secondo l’eurodeputato tedesco, il documento dovrebbe supportare la
Commissione ad assicurare che l’evoluzione dell’EIC rimanga all’interno
dei confini legislativi definiti dal regolamento istitutivo di Horizon
Europe.
*A che punto siamo con iProgrammi di lavoro 2023-24 – *Prosegue
intensamente la preparazione dei Programmi di lavoro 2023-24 di Horizon
Europe, tra riunioni del Comitato di programma e workshop dedicati alle
singole /destination/. Dopo oltre due anni, si è svolta la prima
riunione di Comitato in forma ibrida: è toccato alla configurazione
tematica del Cluster 6 inaugurare le attività in presenza (il GIURI ha
colto l’occasione per organizzare a Bruxelles il primo incontro dal vivo
con il rappresentante italiano), mentre la prossima settimana si
svolgeranno nella capitale europea gli incontri della configurazione
strategica e del Cluster 4. Nella prima metà del mese sono iniziate a
circolare nell’ambito delle configurazioni tematiche le nuove bozze dei
WP corredate dei riferimenti di budget – versioni più avanzate rispetto
a quelle diffuse a marzo-aprile. La tempistica delineata dalla
Commissione prevede la rifinitura delle nuove versioni per integrare gli
ultimi commenti dagli Stati membri nelle prossime due-tre settimane, lo
svolgimento della consultazione interservizi tra luglio e settembre, la
consultazione del Comitato di Programma tra ottobre e novembre e
l’adozione dei Programmi di lavoro entro la fine dell’anno.
/Il GIURI è il network che riunisce gli uffici di collegamento e
rappresentanza degli stakeholder italiani a Bruxelles attivi nell’ambito
della ricerca e dell’innovazione. APRE riveste attualmente il ruolo di
coordinatore del network. Per maggiori informazioni, potete scrivere
all’indirizzo //bruxelles at apre.it/ <mailto:bruxelles at apre.it>/o visitare
la //pagina del GIURI su LinkedIn/
<https://www.linkedin.com/company/giuriit/?originalSubdomain=be>
*La Commissione presenta la proposta di bilancio per il 2023: oltre 14
miliardi per Horizon Europe *– La Commissione ha annunciato
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_3473>la
proposta di bilancio annuale dell’Ue per il 2023, avviando così la
tradizionale procedura di approvazione del bilancio per il prossimo anno
nell’ambito dei limiti di spesa definiti dal Quadro finanziario
pluriennale. L’esecutivo Ue propone per il 2023 una dotazione
complessiva di 185,6 miliardi di euro, a cui si dovrebbero aggiungere
all’incirca 114 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni dal Piano di
ripresa /Next Generation EU /(NGEU). La ripartizione del budget riflette
le priorità politiche della Commissione, orientate – come nel 2022 - a
rafforzare la resilienza del continente, investendo in particolare
sull’autonomia strategica e sulla transizione verde e digitale. In
questo contesto, la R&I gioca – almeno nelle intenzioni iniziali della
Commissione - un ruolo fondamentale: le risorse proposte per Horizon
Europe ammontano a 12,3 miliardi per il 2023, a cui si aggiungono gli
1,8 miliardi in sovvenzioni provenienti da NGEU.
- /MFF: Multiannual Financial (in)Flexibility/
<https://www.euractiv.com/section/economy-jobs/news/mff-multiannual-financial-inflexibility/>|
Euractiv
*Per Horizon un incremento da 100 milioni di euro e correzioni per gli
anni a venire *– Gli oltre 14 miliardi previsti per il 2023
rappresentano un incremento di 100 milioni rispetto al bilancio 2022, in
parte riconducibile alla decisione
<https://sciencebusiness.net/news/commission-proposal-allocates-eu123b-horizon-europe-2023>della
Commissione di riallocare – da qui al 2027 – 400 milioni di euro per
compensare le risorse precedentemente trasferite dal Horizon al
programma Digital Europe. Guardando agli anni a venire, la Commissione
prevede un taglio da 80 milioni di euro per il Cluster 4 ‘Digitale,
industria e spazio’ da ripartire tra il 2024 e il 2027 per finanziare le
misure previste nel Chips Act. Il Cluster 5 ‘Clima, energia e trasporti’
dovrebbe ricevere invece un incremento di 50 milioni di euro nel 2024
per compensare il trasferimento di risorse – in arrivo l’anno prossimo -
a favore del partenariato /Clean Hydrogen, /in linea con quanto previsto
dal recente piano REPowerEU. La Commissione propone infine di allocare
nei prossimi anni 78,8 milioni di euro - provenienti dagli degli avanzi
di budget
<https://sciencebusiness.net/news/more-eu200m-unspent-horizon-2020-money-should-go-health-research-parliament-says>di
Horizon 2020 - a supporto del cluster 2 ‘Cultura, Creatività e Società
inclusive’, del Cluster 4 e del Cluster 5.
*Sul bilancio annuale il solito confronto tra Stati membri e Parlamento
europeo*– La proposta di budget passa ora nelle mani degli Stati membri
e del Parlamento europeo per la negoziazione, l’accordo è atteso entro
fine anno. Come al solito, si prevede un confronto acceso (e rituale),
con il Parlamento tendenzialmente favorevole ad una politica di spesa
più espansiva e il Consiglio su posizioni più conservative. Sicuramente
presente tra i punti di dibattito la consuetudine della Commissione di
utilizzare le risorse destinate ad Horizon Europe per coprire necessità
di spesa più urgenti, come nel caso dei semiconduttori (Chips Act) o
dell’idrogeno. Una tendenza che pare non soddisfare nessuno
<https://sciencebusiness.net/news/horizon-europe-not-piggy-bank-member-states-warn-commission>:
il mondo della R&I, i parlamentari e gli Stati membri.
**
*Si stringe la finestra per sbloccare l’associazione del Regno Unito *–
Il ministro per la ricerca britannico George Freeman ha recentemente
visitato Bruxelles per discutere l’associazione del Regno Unito a
Horizon Europe, prevista dal protocollo stipulato nell’ambito
dell’accordo complessivo post-Brexit, e rallentata, come noto, dalla
disputa sulla questione nord-irlandese.Le recenti dichiarazioni
<https://www.politico.eu/article/brexit-tensions-mean-brits-wont-get-eu-science-cash-brussels-warns/>a
margine dei negoziati con il Regno Unito hanno infatti confermato che la
sospensione del processo di associazione è dovuta ad una precisa volontà
politica da parte europea – un approccio che verrà inevitabilmente
rafforzato dalla decisione del governo Johnson di procedere a modifiche
unilaterali del protocollo nord-irlandese. Il ministro Freeman, pur
confermando la volontà del Regno Unito di proseguire con l’associazione,
si è detto pronto a valutare una soluzione alternativa se la situazione
non dovesse sbloccarsi entro autunno. L’incertezza sull’esito
dell’associazione ha infatti compromesso le collaborazioni scientifiche
tra le due parti, costringendo i ricercatori stabiliti nel Regno Unito a
scelte difficili.
*Le conseguenze dell’incertezza sui progetti Horizon e il difficile
piano B britannico*- Le prime vittime dello stallo sono stati i borsisti
ERC. L’agenzia europea ERCEA ha infatti invitato i ricercatori stabiliti
nel Regno Unito a individuare una destinazione alternativa in Europa per
beneficare della prestigiosa borsa; pena l’impossibilità di ricevere il
finanziamento. Fortemente penalizzati
<https://sciencebusiness.net/news/uk-researchers-lose-project-leader-roles-horizon-europe-row-continues>anche
i progetti collaborativi a guida britannica presentati nelle tornate del
2021: le regole di Horizon non consento infatti a organizzazione basate
nei paesi terzi di ricoprire il ruolo di coordinatore nei progetti. Per
salvare le attività di ricerca ed evitare di perdere il finanziamento
aggiudicato, numerose istituzioni britanniche hanno rinunciato al
coordinamento – tra mille difficoltà burocratiche – e rimpiazzato il
finanziamento europeo con quello nazionale
<https://www.ukri.org/publications/horizon-europe-guarantee-notice-and-guidance/>.
Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea che non ripaga i danni
reputazionali, dato che rinunciare a una borsa ERC o ad un coordinamento
significa perdere una prestigiosa opportunità di carriera. La perdita di
reputazione e appetibilità sarebbe difficile da colmare con un programma
alternativo di impianto nazionale: il governo del Regno Unito ha infatti
annunciato
<https://www.euractiv.com/section/uk-europe/news/uk-prepares-for-life-without-horizon-europe-ahead-of-last-round-of-talks/>un
piano da 15 miliardi di sterline modellato secondo la struttura di
Horizon Europe che appare però debole sul piano delle opportunità di
collaborazione internazionale.
L’Ucraina è ufficialmente associata a Horizon: al via le prime misure –
La settimana scorsa è ufficialmente entrato in vigore
<https://ec.europa.eu/info/news/ukraines-association-agreement-horizon-europe-and-euratom-research-and-training-programmes-enters-force-2022-jun-09_en>l’accordo
di associazione dell’Ucraina ad Horizon Europe e Euratom, un’azione
ulteriore intesa a rafforzare le numerose misure adottate dall’Ue a
supporto del popolo ucraino in risposta all’invasione russa - – il tema
è stato tra l’altro al centro dell’audizione
<https://www.europarl.europa.eu/committees/en/structured-dialogue-with-commissioner-ma/product-details/20220603CAN66182>della
Commissaria Gabriel tenuta ieri in Commissione ITRE. Il paese potrà
partecipare ai due programmi senza dover versare la quota di
associazione per il 2021 e il 2022. A sottolineare la natura geopolitica
dell’associazione, la decisione dell’esecutivo di garantire
l’eleggibilità anche alle organizzazioni situate nella regione del
Donbass, area al centro della strategia militare russa. Previste anche
misure
<https://eic.ec.europa.eu/news/european-innovation-council-eu20-million-support-ukrainian-start-ups-2022-06-09_en>a
sostegno delle start-ups: lo European Innovation Council selezionerà 200
aziende innovative operanti in Ucraina, fornendo assistenza finanziaria
(fino a 60 mila euro) e servizi di accompagnamento per un budget
complessivo di 20 milioni di euro.
118 realtà locali per la missione sul clima – La Commissione ha
annunciato
<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_3527>le
prime 118 autorità locali e regionali selezionate per partecipare alla
piattaforma della missione ‘Adattamento al cambiamento climatico’.
Presente tra le candidature
<https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/research_and_innovation/funding/documents/ec_rtd_eu-climate-mission-meet-the-regions.pdf>selezionate
anche l’Italia con cinque regioni (Emilia-Romagna, Sardegna, Trento e
Vento), una provincia (Potenza) e un comune (Cesano Maderno). Una volta
firmata la carta della Missione, città e regioni potranno, tra le altre
cose, ricevere aiuto nella valutazione del rischio associato al
cambiamento climatico, accedere ad esempi e buone pratiche condivise
dalle altre comunità locali, consultare i risultati della ricerca
finanziata attraverso la missione e trovare indicazioni sull’accesso a
finanziamenti pubblici e privati a sostegno dei piani di adattamento. Le
candidature rimangono aperte
<https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/MissionAdaptationRegions2022>: la
Commissione ambisce infatti a selezionare almeno 150 candidati prima del
lancio della piattaforma, previsto per il 2023.
*Il partenariato /Circular Bio-Based/ presenta il Programma di lavoro e
cerca un nuovo direttore*– Il partenariato istituzionalizzato dedicato
all’economia circolare e alla bio-economia (CBE) ha annunciato
<https://www.cbe.europa.eu/news/cbe-ju-work-programme-sets-funding-priorities-2022>il
programma di lavoro per il 2022. I 120 milioni di euro previsti per
quest’anno serviranno a finanziare dodici bandi
<https://www.cbe.europa.eu/open-calls-proposals>, in linea con le
priorità definite nell’agenda strategica 2030. La partecipazione è
aperta a tutto l’ecosistema dell’industria bio, purché i progetti
presentati rispettino i principi della circolarità, della sostenibilità
e dei confini geografici. I bandi aprono il 22 giugno e scadono il 22
settembre. Per facilitare la costruzione dei consorzi, il partenariato
ha lanciato una piattaforma <https://cbe-ju-info-day-2022.b2match.io/>di
networking che conta già 600 iscritti. Nel frattempo, la /Joint
Undertaking/ ha aperto
<https://sciencebusiness.net/jobs/circular-bio-based-europe-ju-looking-executive-director>la
selezione per il nuovo direttore esecutivo.
L’UNIONE DELLA RICERCA
*Il DG Paquet nominato ambasciatore dell’Ue in Giappone*– Jean-Eric
Paquet, direttore generale della DG ricerca e innovazione, assumerà dal
prossimo settembre il ruolo di ambasciatore dell’Ue in Giappone. La
nomina
<https://www.eeas.europa.eu/eeas/eeas-high-representative-josep-borrell-announces-senior-appointments-3_en>,
ufficializzata dall’Alto rappresentante Josep Borell, è giunta dopo
settimane di voci (non confermate ufficialmente, ma di dominio pubblico)
sulla possibilità che Paquet lasciasse la guida della DG per un incarico
diplomatico. Rimane aperto – a livello speculativo
<https://sciencebusiness.net/news/paquet-confirms-his-appointment-ambassador-japan>–
il dibattito sul nome del nuovo direttore: nulla ovviamente trapela
dall’esecutivo Ue, ma la scelta potrebbe ricadere su una figura
femminile proveniente dall’Est Europa; una scelta – sostengono dal mondo
della R&I – al contempo simbolica e strategica.
*Cos’è successo al Consiglio Competitività / Ricerca: la dichiarazione
sull’invasione russa *– I 27 ministri europei della ricerca si sono
riuniti venerdì scorso a Lussemburgo per l’unico Consiglio Competitività
/ Ricerca
<https://www.consilium.europa.eu/en/meetings/compet/2022/06/09-10/?utm_source=dsms-auto&utm_medium=email&utm_campaign=Competitiveness+Council>del
semestre di presidenza francese. Tra i temi all’ordine del giorno: la
cooperazione internazionale, l’/open science/, la precarietà dei giovani
ricercatori, le missioni di Horizon Europe, oltre a un sessione dedicata
alla politica spaziale. Sulla cooperazione internazionale, Il Consiglio
ha ribadito le posizioni dello scorso autunno adottandoconclusioni
<https://www.consilium.europa.eu/media/56956/st10125-en22.pdf>che
definiscono una serie di principi e valori per improntare le relazioni
tra Ue e Paesi terzi nel settore della R&I: libertà scientifica, equità
di genere, eccellenza nella ricerca e protezione della proprietà
intellettuale. Principi che dovranno essere ora discussi con i
principali partner con l’obiettivo di garantire collaborazioni
all’insegna della reciprocità. È stata infine espressa – attraverso una
dichiarazione separata
<https://www.consilium.europa.eu/media/56959/st10125-ad01-en22.pdf>- una
forte preoccupazione per le conseguenze dell’aggressione russa in
Ucraina sulle collaborazioni scientifiche, nonché pieno sostegno alle
iniziative sanzionatorie della Commissione nei confronti di Russia e
Bielorussia.
*Le conclusioni su valutazione della ricerca e Open science *– Nelle
conclusioni
<https://www.consilium.europa.eu/media/56958/st10126-en22.pdf>in materia
di valutazione della ricerca e attuazione dell’/open science/, gli Stati
membri hanno proposto un'azione comune per l’intero Spazio europeo della
ricerca lungo tre filoni: la riforma dei sistemi di valutazione della
ricerca, lo sviluppo delle capacità di pubblicazione accademica e di
comunicazione scientifica e la promozione del multilinguismo per elevare
il profilo dei risultati della ricerca a livello europeo. Tra le altre
cose, il Consiglio ha espresso il suo sostegno all’iniziativa di riforma
del sistema di valutazione della ricerca, avviata dalla Commissione a
inizio anno nell’ambito dell’attuazione dell’ERA policy agenda 2022-24
coinvolgendo gran parte della comunità di R&I - la coalizione di
stakeholder ha trovato di recente un primo accordo su un nuovo approccio
alla valutazione che intende superareun modello considerato troppo
sbilanciato a favore di indicatori quantitativi e metrici. I ministri
hanno anche tenuto un dibattito sulle condizioni di precarietà che
caratterizzano le carriere dei ricercatori, soffermandosi sulla
necessità di creare un’adeguata rete di supporto per chi decide di
intraprendere tale percorso individuando un approccio integrato che
includa, oltre alle politiche della ricerca, politiche sociali, del
lavoro ed educative.
-/L’opinione dell’ERAC sull’ERA Policy Agenda 2022-2024/
<https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9735-2022-INIT/en/pdf>|
Consiglio dell’Ue
*La posizione sulle missioni: richiamo alla Commissione e modello di
governance **–*Nelle conclusioni
<https://www.consilium.europa.eu/media/56954/st10124-en22.pdf>relative
alle cinque missioni di Horizon, gli Stati membri hanno innanzitutto
tenuto a ribadire che il Programma quadro sostiene in larghissima parte
esclusivamente attività di ricerca e innovazione: un chiaro segnale che
punta ad arginare il tentativo della Commissione di estendere
l’orizzonte delle attività finanziate dalle missioni fuori dai confini
della R&I, e insieme prevenire riallocazioni di bilancio a favore di
iniziative parallele o laterali. Il Consiglio ha inoltre tentato di
definire il modello di governance delle missioni: per garantire un
adeguato coordinamento è fondamentale adottare – secondo gli Stati
membri – indicazioni chiare che aiutino i livelli nazionali e regionali
a promuovere le sinergie tra le missioni e i programmi europei a
gestione indiretta e assicurare finanziamenti aggiuntivi a sostegno
attingendo da programmi alternativi ad Horizon Europe. Significativo il
passaggio finale: i ministri sconsigliano l’avvio di nuove missioni
prima della conclusione del processo di valutazione delle cinque
attualmente in corso.
- /Mutual learning exercise on citizen science initiatives/
<https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/99c69553-e862-11ec-a534-01aa75ed71a1/language-en>|
Commissione europea
*Spazio: il futuro del programma Copernicus e la competitività del
settore spaziale *– Sul fronte spaziale, i ministri hanno adottato
conclusioni
<https://www.consilium.europa.eu/media/56972/st10070-en22.pdf>su
Copernicus, definendo gli orientamenti strategici per il futuro del
programma, nato per coordinare le attività di osservazione della terra e
sviluppare servizi basati sulle stesse. La visione 2035 delineata dal
Consiglio per Copernicus si articola in tre pilastri - il Green deal, la
transizione digitale e la sicurezza – e sottolinea la necessità di
allocare sufficienti risorse per finanziare la ricerca e lo sviluppo di
nuovi servizi basati sui dati generati dal sistema. Si è inoltre
dibattuto di resilienza e competitività del settore spaziale, due
elementi fondamentali per garantire all’Ue un accesso allo spazio
economicamente sostenibile e indipendente dai paesi terzi. Al fine di
rafforzare il settore, il Consiglio incoraggia
<https://www.consilium.europa.eu/media/56974/st10071-en22.pdf>la
Commissione ad ampliare le azioni a favore delle start-up attraverso lo
strumento CASSINI: l’obiettivo è garantire sufficiente disponibilità di
capitale affinché il settore possa valorizzare il potenziale innovativo
e competere con gli attori non europei.
*
*
*Intelligenza artificiale e internet delle cose nelle aziende: i dati
Eurostat*– Le tecnologie /smart/ come l’Intelligenza artificiale (IA) e
l’internet delle cose (IoT) rappresentano un vantaggio competitivo per
le imprese ma il loro impiego rimane ancora limitato a livello europeo.
Dalla recente indagine
<https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-eurostat-news/-/ddn-20220609-1>Eurostat
sull’utilizzo delle tecnologie smart nel settore industriale, emerge
come nel 2021 solo l'8% delle imprese dell'Ue abbiano usato almeno una
delle tecnologie dell'Intelligenza artificiale. Tra gli Stati membri,
l'Italia è sotto la media dell'Ue, con solo il 6% delle imprese che usa
tecnologie IA, mentre in cima alla lista si trovano la Danimarca con il
24%, seguita da Portogallo con il 17% e dalla Finlandia con il 16%.
Guardando invece all’utilizzo dell’internet delle cose – sistemi che
permettono il monitoraggio e l’utilizzo di strumenti a distanza - la
percentuale di utilizzo a livello europeo sale al 29%. In questo caso,
l'Italia è sopra la media dell'Ue, con il 39% delle imprese che usano
sistemi IoT. I dati vanno tuttavia analizzati tenendo conto che le
definizioni Eurostat di IA e IoT includono un ampio spettro di
applicazioni, non necessariamente innovative o legate alle capacità
produttive.
*
*
*Un forum globale delle università guidato (inizialmente) dall’EUA *–
L’EUA - /European University Alliance/, insieme alle associazioni
universitarie attive in Africa, nelle Americhe, nella regione Araba e in
Asia ha istituito
<https://eua.eu/downloads/news/global%20university%20associations%20forum_press%20statement.pdf>il
/Global University Association Forum/ (GUAF). L’iniziativa - lanciata
nel 2020 per strutturare lo scambio tra associazioni universitarie nel
mondo - viene ora ufficializzata come piattaforma per esplorare il
contributo che l’istruzione e la ricerca possono apportare alle sfide
globali valorizzando le capacità delle istituzioni universitarie. L’EUA
guiderà il forum fino al 2023, per poi passare la presidenza a ASEAN, il
network delle università asiatiche. Rimanendo nell’ambito universitario,
l’organizzazione UAS4EUROPE - che raggruppa 450 università europee
attive nelle scienze applicate – ha nominato
<https://uas4europe.eu/wp-content/uploads/2022/06/20220608_UAS4EUROPE-PRESS-RELEASE_New-Executive-Committee.pdf>la
Professoressa Marjolijn Brussaard alla guida del network per i prossimi
due anni.Brussaard, presidente della piattaforma UAS olandese, prende il
posto di Luciana Vaccaro, rappresentante di Swissuniverstieis.
OLTRE HORIZON
Fondi strutturali: l’accordo di partenariato verso l’adozione - Il
governo italiano ha trasmesso
<https://www.ministroperilsud.gov.it/it/comunicazione/dichiarazioni/accordo-di-partenariato-2021-2027-notifica/>alla
Commissione europea – dopo mesi di confronto e negoziazioni- il testo
finale dell'Accordo di Partenariato 2021-2027, il documento che
definisce il quadro generale per la preparazione dei programmi nazionali
e regionali finanziati dai fondi strutturali: l’accordo prevede una
dotazione complessiva di 42,18 miliardi di euro di fondi strutturali, di
cui 31,67 destinati alle regioni del Mezzogiorno. Nel nuovo Accordo di
Partenariato – si legge in una nota del Ministero per il Sud e la
coesione territoriale – ci sono delle novità assolute, come il PN
Salute, l’estensione del PN Metro alle città medie del Mezzogiorno per
la riqualificazione delle periferie, l'uso di fondi per l'assunzione di
nuove professionalità nella pubblica amministrazione, o come la
fortissima concentrazione di risorse sugli obiettivi della transizione
ecologica e digitale. Dopo la notifica del testo agli uffici della
Commissione europea, la sottoscrizione formale dell'Accordo è prevista
entro luglio.
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*IN AGENDA*
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15 giugno | Horizon Europe Coordinators' Day: Grant Agreement
Preparation | Commissione europea
<https://ec.europa.eu/research/participants/docs/h2020-funding-guide/other/event220615.htm>
15 giugno | Vanguard Initiative policy conference | Vanguard Initative
<https://www.s3vanguardinitiative.eu/events/vanguard-initiative-policy-conference>
15 e 16 giugno | Competitive Europe Summit | Politico Europe
<https://www.politico.eu/competitive-europe-summit/>
20 giugno | B7 Germany Summit | BDI <https://english.bdi.eu/b7/>
20 giugno | Summer Summit 2022 Delivering Europe's Digital Union |
Digital Europe
<https://eu-ems.com/register.asp?event_id=4687&utm_campaign=1142537_Summer%20Summit%20mailing&utm_medium=dotdigital&utm_source=Forum%20Europe&dm_i=4SEG,OHL5,547GO8,2ZUFC,1>
21 giugno | Riunione della configurazione strategica del Comitato di
Programma di Horizon Europe
<https://ec.europa.eu/transparency/comitology-register/screen/committees/C70401/consult?lang=en>
21 e 22 giugno | European Development Days 2022 | Commissione europea
<https://eudevdays.eu/>
22 e 23 giugno | Sessione plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles
<https://www.europarl.europa.eu/plenary/en/home.html>
23 e 24 giugno | Consiglio europeo
<https://www.consilium.europa.eu/it/meetings/european-council/2022/06/23-24/>
23 giugno | The Gender Equality Plan eligibility criterion in Horizon
Europe: Who is concerned? How to comply with it? | Commisione europea
<https://ec.europa.eu/research/participants/docs/h2020-funding-guide/other/event220623.htm>
23 giugno | Europe’s Green and Digital Transition: The Role of
Technology Infrastructures in the new Pact for Research and Innovation |
EARTO
<https://www.earto.eu/joint-european-commission-eu-french-council-presidency-cea-earto-event-on-technology-infrastructures/>
23 giugno | I3 Instrument infoday - register now | Commissione europea
<https://eismea.ec.europa.eu/events/i3-instrument-infoday-register-now-2022-06-23_en>
Dal 27 giugno | Conference on Industrial Technologies | IndTech 2022
<https://indtech2022.eu/>
Dal 27 giugno | 1st European Innovation Area Summit |
Knowledge4Innovation
<https://www.europeaninnovationarea.eu/summit/#manifesto>
**
**
*Il Team APRE di Bruxelles*
*A cura di Mattia Ceracchi, Nicola Soloperto e Francesca Brunello*
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dedicato ai Soci APRE che arriva direttamente da Bruxelles. Il programma
quadro, il mondo europeo della R&I e non solo raccontati dalla capitale
dell’Unione.
.
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