APREbrussels | Paquet saluta, EIC, bilancio 2023, Regno Unito

Henningsen Susanne hennings at ictp.it
Tue Jul 26 16:01:10 CEST 2022


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<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/r?q=Qs%3dF2QtQ_zxWx_A8_vyaw_6D_zxWx_0CecnZke.mJeGtPt.AwJ_vyaw_6Dn_OU1X_YjPvI.eQxU_vyaw_6D_zxWx_ACjFp_OU1X_ZhO5_O_vyaw_6Dj_OU1X_Y0Hs_OU1X_ZhL_zxWx_0CgD-_zxWx_AA2O_zxWx_0CD.e._zxWx_A8_vyaw_7B_zxWx_A8D9m._OU1X_Y0V_zxWx_AAtT_zxWx_0c_vyaw_6dq_OU1X_Y0V_zxWx_AAtN_zxWx_0cwY.AFjZ.sU-CD_zxWx_AAy_PYzT_ZnN4vKsQ%26A%3d9b0aEd%26h%3dK3PzA8e9i0.KiR%26qP%3d6gBf%26p%3dY%26v%3db8%26M%3d0aBc%262%3d-c7ZEXCaBe&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>

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*N.15 |  26 luglio 2022*

*In questo numero di APREbrussels: il bilancio dei quattro anni di 
Jean-Eric Paquet alla guida di DG R&I; il Parlamento prova ad affondare 
il colpo sullo European Innovation Council; la posizione del Consiglio 
sul bilancio 2023; Il piano b del Regno Unito: alternativa 
all’associazione a Horizon Europe?; l’accordo sulla riforma del sistema 
di valutazione della ricerca; via libera della Commissione all’IPCEI 
sull’idrogeno.*

/Il team di Bruxelles di APRE vi augura buone vacanze e una serena 
estate. Il prossimo numero di APREbrussels arriverà martedì 30 agosto. A 
presto!/

 


  *HORIZON EUROPE*

 

*Paquet in uscita da DG R&I: i successi e il lavoro incompiuto *– La 
preparazione e il lancio di Horizon Europe, i successi raggiunti nei 
quattro anni di mandato, le difficoltà nel periodo di crisi pandemica, 
le cose ancora da fare: c’è questo e molto altro nell’intervista 
concessa a Science|Business 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3d4ZHU0b%26x%3dS%26q%3dZF%26G%3d5YJW%26x%3dC6LsN_4sVu_E3_uver_5A_4sVu_D8v8u7q8q4xNuFhN5.FhO_4sVu_D8q09K_uver_5AqM-u057dMo0-fCu7i-Mq8o3d6m0oLv-N75f05KhN-mFg-6oCqJ9Dh9s7v-Pz8lIuKk0p-4xNuFhN5-0h-71Ov-J7L%26g%3dH7Ky8D.FhO%26uK%3d5dFa&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
da Jean-Eric Paquet, Direttore generale uscente della DG R&I, che si 
appresta a diventare a settembre il nuovo ambasciatore dell’Ue in 
Giappone. Paquet riconosce che lo slogan “evoluzione, non rivoluzione” 
con cui la Commissione aveva presentato Horizon Europe quattro anni fa è 
ormai superato: le novità e i cambiamenti introdotti dal nono Programma 
quadro rispetto al predecessore Horizon 2020 sono maggiori di quelli 
annunciati e preventivati. Tra i successi rivendicati, Paquet sottolinea 
l’introduzione della nuova governance del Programma, caratterizzata ora 
dal coinvolgimento attivo di più direzioni generali e quindi da una 
responsabilità condivisa sotto la guida di DG R&I nella definizione 
(/co-creation/ / /co-design/) delle priorità di ricerca e innovazione. 
Il Direttore uscente ribadisce inoltre la necessità di un impegno 
politico maggiore da parte degli Stati membri nello sviluppo e 
nell’attuazione dello Spazio europeo della ricerca, e si mostra scettico 
sulle proposte degli eurodeputati riguardo l’implementazione dell’EIC 
(ci arriviamo), pur riconoscendo le difficoltà operative incontrate 
negli scorsi mesi e ribadendo la disponibilità della Commissione a un 
confronto costante con il Parlamento sul tema.

/Le politiche di ricerca e innovazione viste (e fatte) dal Parlamento 
europeo: Horizon Europe, Next Generation EU e il PNRR, i nuovi orizzonti 
tecnologici, l'autonomia strategia europea, la scienza da comunicare e 
tanto altro nell'APREtalk 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=A%3d7WGaCY%26w%3dY%26t%3dWE%26M%3d8VIc%261%3d05RvK_3yYr_D9_xsdx_88_3yYr_CD3O8.WuM5Sh7.nMs_Jb1V_TqUgLnF_xsdx_987_PWua_ajXbTA8rtO9Wf_xsdx9g3l_8Xl0_i0lLt7w_PWua_ajcazK-crCtRt9VJzKuRtMt7cGi73Agg6PuHp9%26j%3dE6Q25C.LkL%26tQ%3d8aEg&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
tra il direttore Marco Falzetti e l'eurodeputata Patrizia Toia /

 

*Bilancio 2023: la posizione del Consiglio* – Prosegue la negoziazione 
relativa al bilancio dell’Unione per il 2023 e avanza così la 
tradizionale procedura di approvazione del bilancio annuale da definirsi 
nell’ambito dei limiti di spesa fissati dal Quadro finanziario 
pluriennale. La proposta presentata lo scorso mese dalla Commissione è 
passata nelle mani del Consiglio e si prepara ora ad approdare al 
Parlamento europeo. Il Consiglio propone 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=3%3d6YPSBa%266%3dQ%26s%3dYN%26E%3d7XRU%26z%3dBDJuM_BqXt_M1_wump_70_BqXt_L62QG.3tHC9qCEC.jOBEu5.yK_wump_70yD_wump_700HjMC_HVwj_RkJB5xM-B5q9uIjM_BqXt_L67dLR_wump_70TW_wump_70KS_wump_70yK-gOx7jN-zEw-VTR8-79Ks73B-fAB5jM-3Jx-J9InN3Es_LksU_Vz%261f5u4%3drOCLhV.85y%26CC%3dRDXS&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
per il 2023 una dotazione complessiva di 183,4 miliardi di euro, una 
posizione al ribasso – come da tradizione – rispetto ai 185,6 miliardi 
di euro inizialmente fissati dalla Commissione. Gli Stati membri hanno 
stavolta giustificato la solita tendenza ribassista considerata la 
prudenza necessaria da mantenere nel quadro di volatilità del contesto 
in cui opera l'Ue. Parte del ridimensionamento proposto dal Consiglio 
riguarda la fetta assegnata a ricerca e innovazione, con 663 milioni di 
euro di tagli a Horizon Europe suggeriti rispetto alla proposta 
dell’esecutivo europeo.

*I dettagli del ridimensionamento proposto dal Consiglio* – Partendo dal 
primo pilastro, i ministri delle finanze Ue propongono di ridurre 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3d9VJWEX%26z%3dU%26v%3dVH%26I%3d0ULY%263%3d98NxJ_6uaq_G5_zrgt_07_6uaq_F014w9v4s63JwHmJ7.HmK_6uaq_F0v6AM_zrgt_0745zCw5u62N-kF9Hk0z-Fw45i2oy-BwI2M-wMsL-0aFW-pF6C8F2-635u92%265%3d1O1MqV.v68%26C1%3dSMXG&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
la dotazione dell’ERC per i 2023 di 122 milioni di euro: a ciò si 
aggiunge un taglio di 33 milioni di euro per le azioni Marie 
Skłodowska-Curie (MSCA) e di 27 milioni di euro per le infrastrutture di 
ricerca. Sul fronte delle sfide globali (secondo pilastro), il 
principale ridimensionamento proposto dal Consiglio riguarda la nuova 
Chips Joint Undertaking – il partenariato Horizon Europe previsto dalla 
legge europea sui semiconduttori 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dIaRXOc%268%3dV%266%3daP%26J%3dJZTZ%26C%3dDFO8O_Dvkv_O6_0wou_JB_Dvkv_NAw9.1P0KB6.wQ_Dvkv_NA1J2J_0wou_JBEO07F0yU_Dvkv_NA8N5J0EFDwO-Ne6s7wIe-NeJZ_Dvkv_NAwQDJ8A-2DB-05B1PwG-sC1_Miyl_WxAGM7L166-94D8O-w8B_EF%269%3d5QEQuX.00B%26EE%3dWQZU&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
(Chips Act) e che dovrebbe essere istituito entro l’anno (i negoziati 
entreranno nel vivo in autunno). Nonostante la centralità dei 
semiconduttori nella politica industriale europea, la posizione del 
Consiglio prevede un taglio di 338 milioni rispetto alle risorse 
inizialmente proposte dalla Commissione a supporto della JU. Gli Stati 
membri propongono infine di ridurre di 120 milioni di euro il contributo 
dell’Ue al progetto ITER, l’iniziativa di ricerca internazionale per lo 
sviluppo del primo reattore a fusione nucleare.

*I primi orientamenti del Parlamento europeo *– Il dossier sul bilancio 
2023 passa ora nelle mani del Parlamento europeo 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3dDYTUJa%260%3dS%261%3dYR%26G%3dEXVW%268%3dBHL3M_Fsft_Q3_5uqr_E0_Fsft_P8297D.691M59.3M5ID35F.3M5ID3.rO_Fsft_P8297D_5uqr_E0DG3ODK_5uqr_E04ApB3H5I17qOF7.qI_Fsft_Q8y5B9_5uqr_F83F_5uqr_EZF7s9F7173_Jdwn_UqVXTE_Louc_V4bEUP(dhh)%262%3dE8MJ5E.H3L%263n5yvM%3dPaGc&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>, 
che dovrà elaborare la propria posizione negoziale tenendo conto sia 
della proposta iniziale della Commissione sia del pronunciamento del 
Consiglio: la Commissione Bilancio del Parlamento adotterà la propria 
relazione tra settembre e ottobre 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=9%3d8c0YDe%26p%3dW%26u%3dc8%26K%3d9bBa%262%3dFxPwQ_vwZx_77_yyWv_9D_vwZx_6B4U1.A2PsLhPp.A2PsLh.Cy_NX1T_XmAsItGxPlCw_NX1T_XmCr_NX1T_Xm0y07h9en_PUyW_Zj82BkA19vU-wPs9lByNlQ_vwZx_6B9h6Y-wPs9lByNl%26B%3dqQzTgX.uCx%26Ez%3dZCZF&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
(tenendo conto dei pareri in arrivo dalle commissioni parlamentari 
tematiche), e subito a seguire si terrà il voto in seduta plenaria: 
prenderanno a quel punto il via le trattative tra Consiglio e Parlamento 
per arrivare all’accordo entro l’anno. Si prevede un confronto acceso (e 
rituale), come preannunciato dal parere approvato in Commissione ITRE e 
fortemente promosso dall’europarlamentare tedesco Christian Ehler. La 
Commissione Industria, Ricerca, Energia si oppone al taglio proposto dal 
Consiglio, sostenendo che l’attuale contesto di instabilità richiede 
maggiori investimenti in ricerca e innovazione, specialmente nel settore 
energetico e del digitale. Gli europarlamentari vorrebbero inoltre che 
le risorse disimpegnate da Horizon 2020 venissero reinvestite nel 
bilancio 2023 di Horizon Europe, allocando 65 milioni di euro 
addizionali a favore dell’ERC, 27 milioni di euro per le MSCA, 12 per 
l’EIT e 41 a favore dell’EIC

 

*Il Parlamento prova ad affondare il colpo sullo European Innovation 
Council* – Nel frattempo, il Parlamento europeo prosegue la sua attività 
di analisi e controllo dell’implementazione dello European Innovation 
Council: nell’ultima seduta della Commissione ITRE Ehler ha presentato 
una la bozza di relazione 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=4%3d2XBT8Z%26r%3dR%26o%3dX0%26F%3d3WDV%26v%3dAzKqL_xrTs_92_stYq_39_xrTs_87xP3.6vKuGbKr.6vKuGb.81_IRvV_Sg7u4fH_xrTs_87eHiLn8tK_stYq_39Ou2b4gSh-Vs-8V0U6b_Ko.q7l%265%3dnNyMdU.t6u%26By%3dS0WE&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>, 
che si concentra largamente sulla gestione dell’EIC Fund – l’organismo 
istituito in Horizon Europe con il compito di assegnare finanziamenti in 
equity – proponendo 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=0%3dKZKZQb%261%3dX%268%3dZI%26L%3dLYMb%26E%3dC9Q0N_7xmu_H8_Bvhw_LA_7xmu_GCB08BuMrE0M4CyN8F9IpI80BP.wJ2_Okxe_YzM7-KyR8-BEM4My-QxBGN-4C-yP7L00-GgLW-L-9BP8PyG8-F8AxD2OxK1-D8-PDMpK1GxK1-OwB-yP7L00pK-3I3LF69F9I-rLEIrF6_Mfzj_Wu%26A%3d7P8SwW.3BD%26D88u6p%3dYSYN&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
in ultima istanza di affidare l’attuazione dell’EIC Accelerator ad 
un’agenzia autonoma - svincolata dalle barriere amministrative e con un 
chiaro mandato politico – istituita sulla base dell’articolo 187 del 
Tfue (lo stesso articolo che fornisce base legale alla costituzione 
delle Joint Undertaking). La relazione, una volta elaborata nella sua 
versione definitiva, verrà sottoposta al voto della Commissione ITRE e 
infine presentata alla sessione plenaria dell’Eurocamera per 
l’approvazione. Nella stessa seduta la Commissione ITRE ha anche 
ospitato l’audizione di Anna Panagopoulou, direttrice alla DG R&I, che 
ha confermato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dAX0XGZ%26p%3dV%26x%3dX8%26J%3dBWBZ%265%3dAxOzL_vvcs_76_2tWu_B9_vvcs_6A36m0x6i75LmIoLw.IoM_vvcs_6Ax81N_2tWu_B9q0zL-h0mK3-6lLyMn-6l6x6k4e0iN-oNvJz8eI-sGrJ64xDyG-gJ5GgDv%267%3dqP3OgW.x8x%26D3%3dUCYI&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
l’intenzione della Commissione di delegare temporaneamente le singole 
decisioni di investimento al Collegio dei commissari, in attesa della 
soluzione definitiva sulla gestione dell’EIC Fund. L’orientamento 
dell’esecutivo europeo ha confermato i timori del Parlamento e 
rafforzato il fronte di eurodeputati favorevole ad un intervento diretto 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=3%3dBXRSHZ%268%3dQ%26y%3dXP%26E%3dCWTU%266%3dAFJ1L_Dqds_O1_3top_C9_Dqds_N64655y6126L5DpLE.DpM_Dqds_N6y8II_3top_C9951L-HE58-I95A4Ew75Dr-1l4w8GXBT9-66Gz9y0-1K3HB5lG-5DyHH15BAD-l6y5w8D15HD-RKUO%264%3dxNELnU.055%26BE%3dRJWU&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>. 
In particolare, nel parere sul budget 2023 adottato dalla Commissione 
ITRE, si è deciso di includere una clausola 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=9%3dDb6YJd%26l%3dW%261%3db4%26K%3dEa8a%268%3dEtP3P_rwfw_37_5xSv_EC_rwfw_2B0Tw.A8OoLnOl.A8OoLn.Bu_NdzP_XsJeA7Ao96_OQyc_YfXMX4_XMX9_NdzP_XsMlI5Bp_NdzP_XsjOsZpTzRlS_NdzP_XspTxR_OQyc_Yfji_OQyc_YfXMY2_NdzP_Xsg7-WF_OQyc_YfgQvPzRk_BQqDePnOy_7zB7n8an0zBnP6_lN.LqC%26d%3dI8Pv9E.KeP%26vP%3d2eGf&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
per congelare il 70% dei finanziamenti destinati alla componente 
Accelerator dell’EIC - 811 milioni di euro – fino a quando le 
problematiche sulla gestione dell’EIC Fund non verranno risolte.

 

*Il grosso studio di analisi dell’ERC sui progetti Horizon 2020 (e il 
programma di lavoro per il 2023)* – L’European Research Council ha 
recentemente pubblicato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=4%3d0cATFe%26q%3dR%26w%3dc9%26F%3dAbCV%264%3dFyKyQ_wrbx_82_1yXq_AD_wrbx_77nPh.64PtGj.Cz_IZ1U_SoLjN2_PVtY_ZkDjNu0wE-JsL-DwFwRn61-PjJn9w42j9fq%26B%3drL2ThS.wCy%2602%3dZDUH&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
un’analisi di tutti i progetti ERC finanziati nell’ambito del programma 
Horizon 2020. Tra il 2014 e il 2020 – si legge nel report – l’ERC ha 
finanziato 6707 progetti, per un totale di 13,3 miliardi di euro. In 
termini geografici, Regno Unito, Germania e Francia risultano i paesi 
con la percentuale più elevata di progetti ospitati: i tre paesi hanno 
vinto rispettivamente il 18%, il 17% e l’11% del totale dei progetti 
ERC. L’Italia si posiziona sesta, dietro Olanda e Spagna, con il 5% dei 
progetti ERC ospitati da istituzioni italiane. Lo studio propone inoltre 
una panoramica delle discipline e dei temi di ricerca più ricorrenti nei 
progetti ERC, suddivisi per area di ricerca. Nel campo delle scienze 
della vita, ad esempio, il 20% dei progetti finanziati rientra nel 
settore della biologia cellulare. Interessante anche l’analisi del 
contributo dei progetti ERC alle priorità politiche della Commissione: 
si stima che il 34% del totale dei progetti ERC potrebbe contribuire 
alle politiche nel settore salute, mentre il 14% potrebbe avere ricadute 
a supporto del Green Deal. Un progetto ogni 10 potrebbe invece 
contribuire agli obiettivi nel settore del digitale. Parallelamente alla 
pubblicazione del report, l’ERC ha presentato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=A%3dAWOaGY%265%3dY%26x%3dWM%26M%3dBVQc%265%3d0CRzK_Aycr_L9_2slx_B8_Aycr_KDoJv.C5J8Nk.7D_Paui_ZpFxU3_Jj1Z_TyC25-9JkFB-ZJTL%26B%3dwMBTmT.7C4%269k3tAB%3dZIVR&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
il programma di lavoro annuale per il 2023 insieme alle scadenze per i 
differenti bandi.

/MSCA4Ukraine: EU fellowship programme for Ukrainian researchers to be 
launched in September/ 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=9%3dDZKYJb%261%3dW%261%3dZI%26K%3dEYMa%268%3dC9P3N_7wfu_H7_5vhv_EA_7wfu_GBrPp.A8_Mfyc_WuJrR8_Ndxe_XsdFb_5vhv_F62Op6IQxMpE10-tQ-s01H2R8D7n6pvK-5N2B77zHt-B2M-0G56xJv63-NrNt758wA5N-9K-o0-178IrDr9-xJ-605PrHqA5.C9Iy%269%3d2Q6QrX.109%26E6%3dWNZL&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
| European University Association

 

*Il governo britannico presenta il “piano B”: un’alternativa 
all’associazione a Horizon Europe?* – A seguito della caduta del governo 
di Boris Johnson e delle dimissioni di George Freeman 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=6%3d3WSV9Y%269%3dT%26p%3dWQ%26H%3d4VUX%26w%3d0GMrK_EtUr_P4_tsps_48_EtUr_O9u568p525wK6GgKF.GgL_EtUr_O9p7JL_tsps_48HD-rGFBvABG-jGEB2GA-8w4c3xJBIg-36K-iGI8tF08pL-6FrDB7gK-xGf-KzBgFz8-oAABuL2K-t7FBiFF%267%3doMFOeT.A8v%26AF%3dUAVV&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
- il ministro per la R&I principale promotore delle misure a sostegno 
dei ricercatori britannici coinvolti nei progetti europei – si 
indeboliscono ulteriormente le prospettive di associazione del Regno 
Unito a Horizon Europe. Il governo di Londra sembra confermare anzi un 
orientamento opposto svelando 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=0%3d5UMZAW%263%3dX%26r%3dUK%26L%3d6TOb%26y%3d8AQtI_9xWp_J8_vqjw_66_9xWp_ICw3zBr3v9yIzKiI0.KiJ_9xWp_ICr5DP_vqjw_66BH-tKsImIyBw-4vQe93P-t8e1rBrK-f-13QiH58x9CB-lE9F4E5-ByH6Mi%264%3d4RwLtY.r5A%26Fw%3dRPaC&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
i dettagli del “piano B”, un misto di accorgimenti finanziari di 
supporto alla partecipazione europea e di strumenti nazionali pensati ex 
novo. Pur confermando ufficialmente, sia l’Unione che il Regno Unito, 
l’obiettivo di massima dell’associazione, è chiaro da entrambe le parti 
che le dispute sul protocollo dell’Irlanda del Nord difficilmente 
verranno risolte nel breve termine e che ciò – questa la riflessione di 
Londra -– continuerà a tenere nel limbo centinaia di ricercatori 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dDc0XJe%26p%3dV%261%3dc8%26J%3dEbBZ%268%3dFxO3Q_vvfx_76_5yWu_ED_vvfx_6A0U1.8uCqD6RvT0MvGq.AsH_5yWu_EDr00Q_vvfx_6A8I-v06CeMpFiM6-JsNv6n9eLk-J8R-eN-uMvDCMr-08PsKr-Sr8rPx6vLxT-qPeB6-Mr_Md1T_WsbDVHeCY.nPxDpJi%269%3dzSwQpZ.r07%26Gw%3dWLbC&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
britannici formalmente coinvolti nei progetti Horizon in assenza di 
adeguate contromisure nazionali.

*I dettagli del “piano B” *– Stando alle informazioni preliminari 
pubblicate 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=6%3dCbPVId%266%3dT%26z%3dbN%26H%3dDaRX%267%3dEDM2P_Btew_M4_4xms_DC_Btew_L99TG.01S.ED_4xms_DC1H8BBGyB8M_4xms_DC0NnI36mQ3HzP_Btew_L95R0I1ODBzD-ED-4A-uGp-09Ex8vH48DB8B-B85BuKoE-v8AL87-qRBH2BuG-2O90487FqP_Btew_L95R0I1ODBzD-ED-4A-uGp-09Ex8vH44m8u8DB8B-B85BuKoE-v8AL87-qRBH2BuG-2O90487FqP%26x%3dF7PF6D.KyM%26uP%3dLbFf&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
dal governo britannico, il piano del Regno Unito si divide in due parti. 
La prima sezione include le misure di transizione pensate per 
traghettare il sistema di R&I nel breve-medio termine. Tra le misure 
proposte, l’impegno da parte del governo di finanziare la partecipazione 
britannica in tutti i consorzi di Horizon Europe formalizzati prima del 
31 marzo 2025. Questa misura – che si pone in continuità con 
l’orientamento tenuto in questi anni da Londra - consentirebbe alle 
organizzazioni del Regno Unito di partecipare al Programma come enti 
stabiliti in Paesi terzi, senza ovviamente la possibilità di coordinare 
i progetti e accedere ai finanziamenti Ue. La seconda sezione prevede 
invece delle misure nazionali pensate per attenuare le conseguenze di 
una mancata associazione nel medio-lungo termine, soprattutto sul fronte 
dei finanziamenti alle imprese innovative e delle borse di studio e di 
ricerca. Si tratta di risorse pensate per sostituire gli strumenti 
mono-beneficiari di Horizon come le borse dell’ERC o i finanziamenti 
dell’EIC. In un primo momento le misure potrebbero avere carattere 
temporaneo e concretizzarsi in futuro in un piano più strutturato e 
orientato alla cooperazione internazionale, portando il Regno Unito a 
guardare la storica collaborazione e integrazione con il Vecchio 
continente. Maggiori dettagli sulla strategia dovrebbero essere 
pubblicati in autunno.

*Il mondo universitario britannico continua a sperare nell’associazione 
*– Nonostante il governo si impegni a finanziare fino a marzo 2025 tutte 
le partecipazioni britanniche nei consorzi Horizon Europe, le principali 
università continuano a premere per l’associazione. Il gruppo Russell - 
un'associazione che raggruppa le 24 università britanniche più attive 
nel settore ricerca – ha recentemente indirizzato una lettera 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3dDX0UJZ%26p%3dS%261%3dX8%26G%3dEWBW%268%3dAxL3L_vsfs_73_5tWr_E9_vsfs_685NwKrEp95HyH.n6.yC_5tWr_E9q7qBe_JdvT_TsYDZM_KUuc_UjM97p-DrMx73n4e5-CyDB-UDTE-9mFnE.t6s%267%3dqM6OgT.18x%26A6%3dUCVL&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen per dichiarare la 
propria opposizione all’utilizzo della R&I come strumento negoziale. I 
firmatari ricordano inoltre che il 21% del totale dei finanziamenti ERC 
e MSCA di Horizon 2020 sono stati assegnati alle università del gruppo 
Russell: impedire loro l’accesso ad Horizon Europe comporterebbe quindi 
– si legge nel comunicato – una notevole perdita di competitività del 
Programma quadro.

 


  L'UNIONE DELLA R&I

 

*I ministri europei della ricerca riuniti a Praga per discutere di 
sinergie *– I ministri della ricerca dei 27 si sono riuniti 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=6%3dMcNVSe%264%3dT%260%3dcL%26H%3dNbPX%26G%3dFBMBQ_0tox_K4_Dyks_ND_0tox_J9yXw64-N08EGv80AG.6ALAB8GCF.1S0HB9.wN_Dyks_NDwG_Dyks_ND68IQ_0t4w9sox_J91S0HBCsG-DCA8wPuA-9G6BERwKE-Kw8F-G6-ID9yN1_Pivl_Zx%267%3d9SAOyZ.68F%26GA%3dUUbQ&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
la settimana scorsa a Praga per una riunione informale del Consiglio 
Competitività - Ricerca. La discussione si è focalizzata sulle 
potenziali sinergie tra i programmi nazionali e quelli dell'Ue per 
promuovere lo sviluppo dell’ecosistema di R&I europeo. I ministri hanno 
concordato sulla necessità di evitare sovrapposizioni o possibili 
duplicazioni e presentato alcuni esempi di buone pratiche dei rispettivi 
paesi. L’incontro è stato organizzato nell’ambito della Presidenza ceca 
del Consiglio – le sinergie sono una delle priorità del semestre, 
insieme alle infrastrutture di ricerca - e segue la recente 
pubblicazione del documento 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=3%3d4XES0Z%26u%3dQ%26q%3dXC%26E%3d5WGU%26x%3dA3JsL_1qVs_B1_utbp_59_1qVs_A6h6.nKuHy1.hN_1qVs_A6lGoE_utbp_5929w82_HTvY_Ri7n6dNuJ_utbp_59o9o82_HTvY_RiKnIh413k_4w4_lGwEy439rG_1qVs_A6vM11w8pO_rG_15v8jHfA_jDg_BwDrOjJlHw_HTvY_Ri7x3xFnDwL_1qVs_A1d4j6f_UIR5_WFT0_T_nD_dGw51.Im6%26g%3dF4Iy6A.DhM%26rI%3d5bCY&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
di lavoro della Commissione sulle sinergie tra Horizon Europe e il Fondo 
europeo di sviluppo regionale (FESR).

*L’evento del GIURI *– Del tema si è discusso anche nel corso 
dell’evento “Le sinergie tra Horizon Europe, i fondi strutturali e altri 
programmi 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3dNc8WTe%26n%3dU%26A%3dc6%26I%3dOb0Y%26H%3dFvNCQ_tupx_55_EyUt_OD_tupx_40JUy.F6Lm91Gp.7BK_tupx_403Cg8_EyUt_ODwJ19v9_EyUt_ODwLA_PSwm_ac5x9cF6_PSwm_ac5zRkP6R1_Ln1R_WxdAYPa5bUZ9cNf9XRdBd_EyUt_OD%26f%3dGHQx7O.LgN%266Q%3d4cQg&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>”, 
un momento di informazione e confronto organizzato dal GIURI in 
collaborazione con l’URC - Coordinamento delle Regioni e delle Province 
Autonome a Bruxelles. Sono intervenuti, tra gli altri, Joanna Drake, 
Vicedirettrice generale DG R&I della Commissione europea, Magda De 
Carli, Capo Unità ‘ERA & Country Intelligence” alla DG R&I, altri 
rappresentanti della Commissione, esponenti del governo italiano, delle 
regioni e di altri enti locali. L’evento è stato l’occasione per 
presentare il vademecum 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=9%3dJbTYPd%260%3dW%267%3dbR%26K%3dKaVa%26D%3dEHP9P_Fwlw_Q7_Axqv_KC_Fwlw_PBtMFA.2Q_Fwlw_PBFM-1K7Q3JC_Ooyi_Y4Q9IC7wP_Fwlw_PBKgPX_Axqv_KCX7t8yc_Axqv_KCt7wBAAvRA_y2K3NzF3_-rDD0E8-O3R_JX.Xc.KY.D0y%26A%3dAQBS1X.7BH%26EB%3dYWZR&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
elaborato dal GIURI sul tema, che include, tra le altre cose, le buone 
pratiche di sinergie attuate dalle regioni nel 2014-2020 e di quelle 
programmate per il futuro. Nel corso dell’incontro ampio spazio è stato 
dedicato alle sinergie e complementarità dei finanziamenti in supporto 
ai partenariati europei di R&I: a questo proposito, è utile ricordare 
che a inizio luglio il GIURI aveva pubblicato una guida 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=4%3d8UJTDW%26z%3dR%26u%3dUH%26F%3d9TLV%262%3d88KwI_6rZp_G2_yqgq_96_6rZp_F7hF66.pJ_6rZp_F74F-qFuJsE1_HetW_RtLwB32kI_6rZp_F79ZFS_yqgq_96N2h1oX_yqgq_96j2k516jK1_kb_RNS9.Fr7%26k%3dC9J33F.ElJ%26wJ%3d9YHZ&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
dedicata alle 10 Joint Undertaking lanciate in Horizon Europe, 
realizzata con l’obiettivo di informare e orientare presentando la nuova 
generazione delle JU nelle varie tematiche dell’attuale programma.

/Il GIURI è il network che riunisce gli uffici di collegamento e 
rappresentanza degli stakeholder italiani a Bruxelles attivi nell’ambito 
della ricerca e dell’innovazione. APRE riveste attualmente il ruolo di 
coordinatore del network. Per maggiori informazioni, potete scrivere 
all’indirizzo bruxelles at apre.it o visitare la pagina del GIURI su 
LinkedIn 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3d5XMWAZ%263%3dU%26r%3dXK%26I%3d6WOY%26y%3dAANtL_9uWs_J5_vtjt_69_9uWs_I0hFEFe50Lp.FBMz6I.HiM_9uWs_I0i_KhwT_UwN_vtjt_798_LUvg_WhV_9uWs_IY77e4Xvk6_vtjt_6XIZD_KhwT_ULWht_9uWs_IY6YR_LUvg_V9Vu3V_KhwT_ULV0h_9uWs_IY77g2T2m_LUvg_V9UMt_vtjt_6XJ80mXoK_k5Rr_vE_qsL4_18_k5Rr_uJvOp.PhFdIcAg.GnE_k5Rr_uJbGfTZFr_VPuI_fe9bYqAbX_qsL4_18_k5Rr_TE5e4rZ3vJnJbKhFTPRMUHnETMm_JJ7O_UWFd_vtjt_6XIZ6_KhwT_ULWhfYrNVf.m7m_9uWs_IY6YMr_vtjt_6XJ8Tvh5_vtjt_6Y4Ot62J_vtjt_774OtdAO8FOsm1QQx%267%3d4OwOtV.r8A%26Cw%3dUPXC&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>/ 


 

*L’accordo sulla riforma del sistema di valutazione della ricerca *– È 
stata recentemente pubblicata la versione finale 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=6%3dJcGVPe%26w%3dT%267%3dcE%26H%3dKbIX%26D%3dF5M9Q_3tlx_D4_Ayds_KD_3tlx_C9xA.pNAM14.xS_3tlx_C92LqH_Ayds_KDqB5C4_Kj1a_Uy9rKxCx87R-38yM3F4t9l2Lr-KxQp4AAs-4BQpLBKpGC_Cy%267%3d6S4OvZ.y8C%26G4%3dURbJ&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
dell’Accordo sulla riforma del sistema di valutazione della ricerca, 
elaborata da una coalizione di 350 organizzazioni provenienti da oltre 
40 paesi. Il processo di redazione dell’accordo ha coinvolto attori 
pubblici e privati, così come rappresentanti di Stati membri e di Paesi 
associati a Horizon, consultati nell’ambito dell’ERAC e dell’ERA forum. 
L’obiettivo della riforma è di massimizzare la qualità e l’impatto della 
ricerca agendo sulle modalità di valutazione degli output scientifici. 
Particolare enfasi viene posta sul ruolo dei metodi di valutazione 
qualitativi e della peer-review a supporto dei tradizionali indicatori 
quantitativi. Il documento definisce i principi che consentiranno alla 
coalizione di implementare i cambiamenti proposti e le rispettive 
tempistiche. La coalizione supporterà infatti le organizzazioni 
firmatarie nel processo di riforma dei propri sistemi di valutazione, 
adattando le misure alle loro specificità. Il documento verrà 
ufficialmente presentato il 28 settembre nel corso degli R&I days 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dCX9XIZ%26o%3dV%26z%3dX7%26J%3dDWAZ%267%3dAwO2L_uves_66_4tVu_D9_uves_5Aq6.hP4Hs6.qN_uves_5A48v0mKfC-mGg-DzGrQmMlJz_KTxb_Ui0z_KTxb_Ui6m4d088qO5_KTxb_UiP26rHuGj-088qO5_KTxb_UiMqLh646k-DzGrQmMlJz-7dT5%267%3dpP5OfW.z8w%26D5%3dUBYK&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>, 
mentre il primo incontro dell’assemblea generale della coalizione di 
terrà in autunno. Le organizzazioni interessate a entrare nella 
coalizione sono ancora in tempo per firmare l’accordo.

 

*50 Paesi alla conferenza sui principi e i valori della ricerca 
convocata dall’Ue *– Si è recentemente tenuto 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3dDVFUJX%26v%3dS%261%3dVD%26G%3dEUHW%268%3d94L3J_2sfq_C3_5rcr_E7_2sfq_B8pF5Fp0v.Kp0oFp6_2sfq_B8pL2JrE4_JdtZ_TsEoO6_Iauc_SpH50x5vGv76-3n2k2x6-92vMrJ-sF-vE475EkLvFx3y-JmArEm7-pFyHrIkLvFx_JdtZ_Ts%265%3dwM6MmT.164%26A6%3dSIVL&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
il primo incontro-dialogo internazionale per definire principi e valori 
comuni della ricerca, promosso dalla Commissione europea e aperta ai 
principali partner internazionali, un’iniziativa suggerita nelle 
conclusioni 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=3%3dDbNSJd%264%3dQ%261%3dbL%26E%3dEaPU%268%3dEBJ3P_0qfw_K1_5xkp_EC_0qfw_J60TE.32KA9yFCC.rR0E38.wK_5xkp_EC55qFs_Hdzh_RsbNYHc_0qfw_J66QIZ1n8sDYM-51YJ.FqC%26v%3dC8PD3E.KwJ%26vP%3dJYGf&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
del Consiglio dell’Ue sul tema. Le discussioni hanno coinvolto quasi 50 
paesi – tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Brasile, Canada, 
Australia, Sudafrica e Regno Unito – e proseguiranno per un anno nel 
tentativo di trovare una definizione comune di concetti chiave come 
l’open science, la parità di genere, la proprietà intellettuale, la 
libertà accademica e l’integrità della ricerca. Come infatti 
sottolineato nella comunicazione “Global approach to R&I 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=A%3dGVKaMX%261%3dY%264%3dVI%26M%3dHUMc%26A%3d99R6J_7yiq_H9_8rhx_H7_7yiq_GDu4.tS8F59.uL_7yiq_GDsF2KyJ8G5E_7yiq_GD6ItQ944P467_Pgte_Zv5tRq9q2p01_Pgte_Zv63_Pgte_Zv05_ZG_SIdK%265%3d2S9MrZ.469%26G9%3dSNbO&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>”, 
la Commissione ritiene che una definizione comune dei concetti 
sopracitati dovrebbe facilitare la cooperazione internazionale nella 
ricerca. Tuttavia, mentre per alcune definizioni dovrebbero risultare 
facile trovare un accordo – come la questione dell’etica della ricerca o 
dell’integrità accademica – temi come la libertà accademica e della 
proprietà intellettuale potrebbero incontrare qualche attrito 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3dLXIWRZ%26y%3dU%269%3dXG%26I%3dMWKY%26F%3dA7NAL_5uns_F5_Ctft_M9_5uns_E0D6v996r6FLvHzL6.HzM_5uns_E0980M_Ctft_M969v-7vMxH58-vGq-84L7LF5v4nL7-70N1NCBrM-287-N00rN385-8z9vHz-LpCzG7C1Bp-PvE89D-418-AKvHxB3FzL%26q%3dGFL97M.GrN%264L%3dEcOb&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
nel tentativo di raggiungere una definizione comune.

/The EU signs landmark All-Atlantic Ocean Research and Innovation 
Declaration with 7 partner countries/ 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dKaTXQc%260%3dV%268%3daR%26J%3dLZVZ%26E%3dDHO0O_Fvmv_Q6_Bwqu_LB_Fvmv_PAy9.3PBKD6.yQ_Fvmv_PA3J4J_Bwqu_LBB0GO_Fvmv_PAyQ-GD1JG-GuJ2HuN9-66H-yO67BO39-C8y7B-MyO36B96-680-7I8KJ6DECI-xA1GuNyO3KB-b-07FO8AF-89QBOBE3N-LfPW-4Q0-VN_AB%269%3d7QGQwX.B06u7yD%26EG%3dWSZW&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
| Commissione europea

 


  OLTRE HORIZON

 

*Via libera della Commissione all’IPCEI sull’idrogeno *– La Commissione 
ha approvato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3dHaBWNc%26r%3dU%265%3da0%26I%3dIZDY%26B%3dDzN7O_xujv_95_9wYt_IB_xujv_80v9.kO9Kv5.vQ_xujv_80tKsGzOyC6J_xujv_807NkM09uL5Ax_LhyV_Vw0kNr5r7gEr_LhyV_VwEz_LhyV_VwoV_VI_ZAXK%260%3dsO0RiV.5Az%26C0%3dXEXP&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
l’importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno 
della ricerca e dell'innovazione e della prima applicazione industriale 
nella catena del valore della tecnologia dell'idrogeno. L’IPCEI Hy2Tech 
coinvolge 35 partner da 15 Paesi, tra cui l’Italia, e consentirà di 
mobilitare fino a 5,4 miliardi di euro di finanziamento pubblico 
provenienti dai bilanci nazionali (gli IPCEI non prevedono contributo 
finanziario europeo) e 8,8 miliardi di risorse private a sostegno del 
settore idrogeno. Sono otto gli enti italiani che hanno aderito 
all’IPCEI e che beneficeranno di oltre 1 miliardo sul totale stanziato: 
tra le organizzazioni di ricerca troviamo Enea e Fondazione Bruno 
Kessler, mentre le aziende partecipanti sono Ansaldo, Fincantieri, Iveco 
Italia, Alstom Ferroviaria, Enel e De Nora (in partnership con Snam). I 
41 progetti previsti da Hy2Tech interessano un ampio spettro di attività 
nel settore idrogeno, tra cui la produzione, le celle a combustibile, lo 
stoccaggio, il trasporto e la distribuzione e le applicazioni finali, in 
particolare nel settore della mobilità. L'obiettivo è di sviluppare 
tecnologie e processi più avanzati rispetto all'attuale offerta del 
mercato; un processo che comporta rischi significativi e giustifica, 
pertanto, l’utilizzo dei fondi pubblici per incentivare le imprese ad 
investire.

 

*Strumento I3: selezionati i primi 11 progetti a supporto delle regioni 
innovative *– Si è concluso 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3d8WDWDY%26t%3dU%26u%3dWB%26I%3d9VFY%262%3d02NwK_zuZr_A5_ysat_98_zuZr_00l5.mOyGx5.lM_zuZr_00zGkChD_zuZr_00t3qH.qKx_LXuX_WmDiHnkl_LXuX_Wk7v_LXuX_VC5iNP6_zuZr_A8Ea_zuZr_0Zu75MP6_zuZr_A88bAW0_JYwW_TD02J2BlJV94K_zuZr_A8671%268%3dtM1PjT.v91%26A1%3d5h3iVFVG&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
il primo cut-off dello strumento per gli Investimenti Innovativi 
Interregionali (I3), l’azione prevista dal FESR e pensato per finanziare 
lo sviluppo di catene del valore innovative tra regioni europee. 
L’obiettivo è facilitare il trasferimento tecnologico delle innovazioni 
ad elevato potenziale (TRL 6-9) e favorire le interconnessioni tra 
ecosistemi innovativi locali e le relative Strategie di specializzazione 
intelligente (S3). Gli undici progetti selezionati riceveranno nel 
complesso 70,5 milioni di euro, con una media per progetto di 6,4 
milioni, di cui il 70% destinati alle aziende. Il termine per il 
successivo cut-off è il 18 ottobre 2022 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3dKbTUQd%260%3dS%268%3dbR%26G%3dLaVW%26E%3dEHL0P_Fsmw_Q3_Bxqr_LC_Fsmw_P8y0.3MBLD3.yR_Fsmw_P83K4G_Bxqr_LC4M8A7F1-Q3FxBFK_Bxqr_LCCH0LFLEK7L3BG_Jkzn_TzMCJD80_Jkzn_TzP1JyBB_Jkzn_TzLDH9OHM8FHAyP_Fsmw_P8DLDAw-P33B06_Jkzn_Uv0yD6jC6y_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_UvCF7y13PDz33B06myVKGBA_Fsmw_Q6cZ-PbLX-gppX_Fsmw_Q478H5246G6Br7HQ_Fsmw_Q6DOI7_Bxqr_M3u8y9HQ0BaGxBG_Jkzn_Uxg_Fsmw_P5K_Oouj_Y1T_Bxqr_M9GLuQIKWL27C_Oouj_Z2UKgWVOgO_Jkzn_TwZObSaSbL_Oouj_Y1UKgWVOgQ_Jkzn_UvMFG1OyE7Bn7BFC6_Bxqr_MAPbLX_Fsmw_PWLg-_Fsmw_PWLgPbLd_Fsmw_Q40OC9B8AewJPkx_Oouj_Z2VNaOXKdQ_Jkzn_UvMFG1OyEXFJACFCFWL27_Bxqr_MABM6I_Fsmw_Q4zL1MChF7ujC6y_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_UvA3KDFB3DFCF_Bxqr_MABM6I_Fsmw_Q47FGK3LB_Jkzn_UxKID6_Oouj_Zz9yL5JuM6Aw8029K3KWL27_Bxqr_MABM6I_Fsmw_Q40OC9B8AEyk7N3P7G8wFGCM35D_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_UvPH3BQb3DBjLy_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_UvPH3BQb3DBeLy_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_Uv0FGCPaMDQ7F1wFA9O7LIjC6y_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_Uv0DNWL27_Bxqr_MABM6I_Fsmw_Q40BF89OA3803qzk3D3S3JI_Oouj_Z2FEI0_Jkzn_UvPCJDxI7BV_Fsmw_Q6CLFLmQyLEP_Fsmw_Q49O27BiM_Jkzn_Ux8G5_Bxqr_M9CF6Vr78A3JC_Oouj_Z28uIG7_Bxqr_M9HG0F1n3PHmyV_Fsmw_Q6DLDAwz33B06vu907j857mQyLy%26A%3dAMCS1T.8BH%26AC%3dYWVS&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>: 
si possono presentare progetti innovativi interregionali così come 
iniziative per rafforzare il ruolo degli ecosistemi locali nelle catene 
del valore globali, specialmente tra le regioni europee meno sviluppate 
o in fase di transizione.

 

*17 progetti selezionati per il secondo bando dell’Innovation Fund 
large-scale *– La Commissione ha presentato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3dLb9WRd%26o%3dU%269%3db7%26I%3dMaAY%26F%3dEwNAP_uunw_65_CxVt_MC_uunw_50z0.hOCLs5.zR_uunw_50xLpG4PvC0K_uunw_50AOhMD0rL9Bu_LlzS_V1AhNv5v8dFo_LlzS_V1Bq_LlzS_V1Fs_VM_a7dM%26A%3dpODSfV.9Bw%26CD%3dYBXT&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
i 17 progetti selezionati attraverso la seconda call dell’Innovation 
Fund large-scale, lo strumento che finanzia la commercializzazione delle 
innovazioni più promettenti a sostegno della transizione verde. Si 
tratta di progetti su larga scala con un costo di capitale superiore a 
7,5 milioni di euro, selezionati per l’elevato potenziale in termini di 
capacità di ridurre le emissioni i gas effetto serra. In totale, i 
progetti selezionati riceveranno oltre 1,8 miliardi di euro per 
contribuire alla decarbonizzazione dei settori industriali ad elevata 
intensità energetica, alla fabbricazione su scala di componenti per la 
produzione e lo stoccaggio di energie rinnovabili e allo sviluppo di 
infrastrutture per la cattura e lo stoccaggio del carbonio. I progetti 
entrano ora nella fase di formalizzazione del finanziamento, mentre in 
autunno la Commissione prevede di pubblicare il terzo invito 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=8%3dAcKXGe%261%3dV%26x%3dcI%26J%3dBbMZ%265%3dF9OzQ_7vcx_H6_2yhu_BD_7vcx_GAoA.tP2M56.oS_7vcx_GAmJxHk_PfxZ_Zu05-9rOsM3_Ma1e_WpD0InG3B-mJxHkRt-6mRxJx_PfxZ_ZuDxL4QkRxJx-D0In_PfxZ_ZuGkPv0-3ApGo-N7JtCrO3_G9_Ma1e_WCRwD2B-r6vJ-uJ2-JpMqC-88kJt-K26k9pMy0mR8%269%3dwS8QmZ.304%26G8%3dWIbN&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
a presentare progetti su larga scala. Come annunciato nel piano 
REPowerEU 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=7%3d9aQWEc%267%3dU%26v%3daO%26I%3d0ZSY%263%3dDENxO_Cuav_N5_zwnt_0B_Cuav_M0m9.zOzKA5.mQ_Cuav_M0qJ1I_zwnt_0BDNz7E9oU_Cuav_M0xN4IzEECmO-Md9e-Md0Z_Cuav_M0mQCIxAvH-oNz9v-0z5t_NlwX_X1LmL0QmNzO-iB1Iz0v6tA-D9kQC9-iJy-M3OE5qJv6tA-zHmN2S-mQCIxA_4N5i7v%26l%3dIFM49M.HmP%264M%3d0eOc&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>, 
i finanziamenti disponibili saranno raddoppiati fino a circa 3 miliardi 
di euro per sostenere ulteriormente l'indipendenza dell'Ue dai 
combustibili fossili russi. I progetti non selezionati nelle tornate 
precedenti sono pertanto invitati a ripresentarsi in autunno.

 

*La Commissione accelera gli investimenti nella difesa *– A seguito 
della comunicazione congiunta di maggio sulle carenze di investimenti 
nel settore della difesa, il 19 maggio la Commissione ha annunciato 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=A%3dIVJaOX%26z%3dY%266%3dVH%26M%3dJULc%26C%3d98R8J_6ykq_G9_0rgx_J7_6ykq_FDw4.sS0F49.wL_6ykq_FDuF1K1J7G7E_6ykq_FD8IsQA43P666_Pitd_Zx5sRs9s2o0z_Pitd_Zx62_Pitd_Zxjd_ZJ_UHgI%265%3d1SAMqZ.668%26GA%3dSMbQ&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
l’adozione di una proposta congiunta di Parlamento e Consiglio che 
istituisce l'Atto per il rafforzamento dell'industria europea della 
difesa attraverso appalti comuni (EDIRPA) per il periodo 2022-2024. 
Parallelamente, la Commissione ha presentato il piano di finanziamento 
di quasi 1,2 miliardi di euro 
<https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=5%3d9bOUEd%265%3dS%26v%3dbM%26G%3d0aQW%263%3dECLxP_Asaw_L3_zxlr_0C_Asaw_K8m0.xMzL93.mR_Asaw_K8kL6EqPBAwK_Asaw_K8xOxK108JvBA_JYzi_TnAxLi3i8tF5_JYzi_TnB7_JYzi_Tnpi_T0_aNaC%26A%3d6M1SvT.vBC%26A1%3dYRVG&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt> 
risultante dalla selezione di 61 progetti di ricerca e sviluppo 
nell’ambito del Fondo europeo per la difesa. I progetti selezionati 
lavoreranno su tecnologie critiche come intelligenza artificiale, 
semiconduttori, spazio e cloud militare. Parte dei finanziamenti sono 
stati assegnati a PMI e start-up che lavorano nel campo delle tecnologie 
quantistiche e dei nuovi materiali.


  IN AGENDA

  * *1 settembre * | Riunione della Commissione ITRE
    <https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=0%3dCZKZIb%261%3dX%26z%3dZI%26L%3dDYMb%267%3dC9Q2N_7xeu_H8_4vhw_DA_7xeu_GC9RB.B7M4MmM1.B7M4Mm.00_Ocxe_Yr82Pp698_4vhw_DAGaJaLd_4vhw_DAjM8m6pp69Bp_niyQ_Mfzb_WJYLrtB6D3D_4vhw_DZGgp69B5_Mfzb_WJYLWOYD.KsC%26p%3dH0P88G.KqO%26xP%3dDdIf&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>
    | Parlamento europeo
  * *12 – 14 settembre* | European Research Area and Innovation
    Committee
    <https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=0%3dMcNZSe%264%3dX%260%3dcL%26L%3dNbPb%26G%3dFBQBQ_0xox_K8_Dykw_ND_0xox_JCyXw04-N0BEGvB0AG.0ALAF8GCJ.1S0LB9.wR_Dykw_NDwK_Dykw_NDwS1LBP_8w9sDykw_NDwRDM8BwL-0BECsOyF-sO19-sKz-G6KATsQ5M6-0AK5FFRwB_Dykw_ND%26v%3dJGQD0N.LwQ%265Q%3dJfPg&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>
    | Presidenza ceca del Consiglio
  * *12 – 15 settembre *| Plenaria a Stasburgo
    <https://dmxlabsrl.musvc2.net/e/t?q=4%3dCY8TIa%26n%3dR%26z%3dY6%26F%3dDX0V%267%3dBvK2M_tret_52_4uUq_D0_tret_479Qy.67LqGmLn.67LqGm.9w_IcwR_SrJn6z5tP_4uUq_D0gE_4uUq_D0c8qHf22m5c5.BvDx%268%3doL5PeS.z9v%2605%3dVAUK&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt>
    | Parlamento europeo | Parlamento europeo

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