Announcement is in Italian as the show is in italian only.

Venerdì 3 febbraio 2017
Teatro Pasolini – Cervignano
Piazza Indipendenza 34
Ore 19


Paolo Budinich e i paradossi dell’avventura

uno spettacolo di Diana Höbel
con Diana Höbel, Daniele Fior
musiche originali dal vivo di Baby Gelido
una prod.Sissa

"Mi piacerebbe vedere come sarà il mondo tra trent'anni. Vedere i risultati delle nostre fatiche. Se siamo riusciti a migliorarlo, almeno un po'." Paolo Budinich

Un costruttore - uno che lanciava le idee e poi trovava gli uomini più adatti a svilupparle.
Un venditore - uno che parlava, parlava, parlava dei suoi progetti, senza mollare l'interlocutore, la goccia che scava la pietra.
Un pazzoide, all'inizio sembravano tutte idee pazzoidi!
Un incosciente: sul fondo della sua barca aveva fatto fare un oblò.
Un previdente: la barca era attrezzata sempre per ogni evenienza.
Un trasgressivo: pescava datteri proibiti.
Un mistico, un'ottimista, uno stratega, un visionario...
...un “animale strano”.

Così parlano di Paolo Budinich coloro che lo hanno conosciuto.
Operatore di creazione si definisce, in fisica, un operatore che aggiunge un quanto di energia al sistema, che aumenta di uno il numero di particelle di uno stata quantistico; ossia, un fattore che determina la creazione di qualcosa che prima non c'era.

Prima, non c'erano l'Ictp (1964), la Sissa (1978), l'Immaginario Scientifico (1984), e tutta una costellazione di Enti e Isituti indirettamente gemmati da questi, che hanno reso Trieste un polo scientifico e di ricerca di spessore internazionale.
Prima, che l'operatore di creazione Paolo Budinich non decidesse di imbarcarsi nel viaggio verso la loro realizzazione:
“Ho pensato che era mio dovere fare qualcosa di serio per Trieste, la mia città.”

Esperto navigatore, prima che professore di fisica teorica all'Università di Trieste, Paolo Budinich parte verso mete ambiziose. Il contesto storico nel quale comincia ad operare è difficile: la guerra fredda, e la particolarissima situazione della città nel dopoguerra: “Qui un istituto del genere (l'Ictp) non era assolutamente facile, sembrava un obiettivo irrealizzabile”.
Eppure l'irrealizzabile viene realizzato. “Fato? Destino? Caso. Straordinarie coincidenze di avvenimenti”.


Nicoletta Zar